Strage di Viareggio, Gazzetti con una mozione porta il caso in Consiglio regionale: «Locomotore abbandonato è un colpo per tutta la Toscana. Ferrovie dello Stato garantisca adeguata conservazione»


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Dopo quanto riportato alla luce da Il Tirreno sullo stato di abbandono del locomotore della Strage ferroviaria del 2009, il consigliere regionale Pd, Francesco Gazzetti, presenta una mozione all’Assemblea toscana

 «Una ferita ancora aperta a cui viene inferto un altro colpo. Il mantenimento rispettoso del locomotore della strage di Viareggio è un dovere sia per il mantenimento della Memoria di quella strage ed anche una necessità in quanto possibile reperto utile ai fini delle indagini, così come ci fece capire Loris Rispoli in riferimento ad un’altra strage come quella del Moby Prince il cui relitto venne invece rimosso e smantellato.  Dopo quanto riportato dal quotidiano Il Tirreno, che ringrazio per il lavoro svolto, che ha raccontato il ritrovamento del locomotore del treno della strage di Viareggio, in stato di abbandono e degrado, in un deposito ferroviario nella periferia nord di Livorno, chiedo alla Giunta regionale di attivarsi quanto prima nei confronti di Ferrovie dello Stato affinché vengano presi immediati provvedimenti, da parte delle stesse Ferrovie, per garantire una conservazione decorosa del locomotore del treno della strage del 2009, preservando tale reperto in piena sicurezza, in segno di rispetto anche per le vittime, i feriti ed i loro familiari di uno degli eventi più drammatici della storia recente della Toscana e d’Italia. E si proceda, inoltre, a mettere in sicurezza e ripulire il deposito ferroviario abbandonato, chiudendo definitivamente gli accessi in modo da impedirne futuri usi impropri, in vista di un auspicabile recupero complessivo dell’area. E mi piace evidenziare come questa mozione nasca anche grazie alla condivisione ed al continuo confronto con consiglieri regionali PD, Valentina Mercanti e Mario Puppa. Un lavoro per il quale li ringrazio e che vuole rappresentare un costante supporto alle associazioni, alle istituzioni ed a tutti coloro che negli anni si sono battuti al fine di accertare responsabilità giudiziarie in una delle pagine più dolorose della nostra storia recente e che, in questa occasione, ha l’obiettivo di difendere e preservare un simbolo della memoria collettiva. Così come ringrazio tutte le colleghe ed i colleghi che hanno sottoscritto la mozione a partire dal capogruppo Ceccarelli e dal suo vice Pescini. Si tratta di temi che, ne sono certo, troveranno la massima attenzione da parte della Giunta regionale, con in testa naturalmente il Presidente Giani, e che, per quanto riguarda la Strage di Viareggio, trovano nell’assessore Stefano Baccelli una delle persone che hanno sempre seguito, sin dall’inizio, questa vicenda con straordinaria partecipazione e attenzione”. È quanto chiede alla Giunta regionale, Francesco Gazzetti, consigliere regionale Pd attraverso la mozione In merito alla necessità di conservare in modo decoroso il locomotore del treno della strage di Viareggio del 2009, attualmente collocato in un deposito di Ferrovie dello Stato, in stato di abbandono, a Livorno.

«La Regione Toscana ha sempre garantito il suo sostegno, unitamente alle Istituzioni locali, alle associazioni nate su iniziativa dei familiari delle vittime nello svolgimento delle attività finalizzate all’accertamento delle responsabilità in sede giudiziaria e nella realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e di educazione alla legalità che prendono spunto dalle drammatiche vicende – continua Gazzetti –  Tra queste, ricordo la costituzione dell’archivio documentale “Armadio della memoria” all’interno della Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo, un luogo caro sia al presidente Giani che al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo che ne segue, con grandissima attenzione, la crescita e lo sviluppo: uno spazio tematico pubblico relativo alle tre tragedie che si sono verificate in Toscana negli anni recenti: la strage del Traghetto Moby Prince nell’aprile 1991, il naufragio della nave Costa Concordia all’isola del Giglio nel gennaio 2012, e, appunto, la strage ferroviaria alla stazione di Viareggio nel giugno 2009.  Il ritrovamento del locomotore della strage di Viareggio proprio nella città di Livorno, dove è ancora forte il ricordo di un’altra strage come quella del Moby Prince, ha colpito una città anch’essa ferita e che chiede e cerca ancora verità e giustizia – conclude Gazzetti – Il simbolo di uno dei passaggi più drammatici della storia recente della Toscana e, più in generale, dell’Italia, non può finire così».

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