«Tuteliamo i dati sensibili dei toscani» Presentata una proposta di legge regionale del Pd


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L`obiettivo è mettere un freno alla delocalizzazione di alcuni servizi finanziari in paesi che offrono scarse garanzie di privacy. Il caso della C-Global di Pisa e la gestione finita in Moldavia.

FIRENZE 23.03.11 (c.b.) Più rispetto per la privacy, più tutela per i dati sensibili dei toscani. Porre un freno alla “globalizzazione” che delocalizza i servizi finanziari delle banche in paesi con insufficienti garanzie di difesa di utenti dei servizi e consumatori. Sono questi gli obiettivi di una proposta di legge regionale presentata stamani a Firenze dai consiglieri regionali del Pd Pier Paolo Tognocchi e Vittorio Bugli. “Tutela dei cittadini utenti dei servizi finanziari gestiti da soggetti terzi per conto degli enti locali della Toscana” – questo il titolo della proposta – intende introdurre “meccanismi di premialità in favore di quegli enti locali che, nel rispetto delle norme di legge, selezionano gestori terzi di servizi finanziari per loro conto che garantiscano la produzione del medesimo, in tutte le sue fasi, nell’ambito del territorio comunitario, ambito certamente forte di una legislazione adeguata a tutela della sicurezza dei dati personali dei cittadini”. «Il settore dei servizi finanziari, che comprende società a cui sovente le banche affidano il servizio di tesoreria degli enti locali – ha spiegato il capogruppo Vittorio Bugli – vede un crescente fenomeno di spezzettamento e delocalizzazione, con il risultato che i nostri dati sensibili finiscono per essere trattati in paesi con scarsa attitudine al rispetto delle regole e dei diritti degli utenti. Non potendo, come Regione, agire sui meccanismi di concorrenza e di mercato, abbiamo voluto cercare la strada degli incentivi e della premialità nei confronti di quegli enti locali che in Toscana decideranno di assumere criteri di selezione per l’affidamento di alcuni servizi che operino nel contesto dell’Unione europea, ambito che dà più garanzie ai cittadini sotto diversi profili». «Non si tratta di scongiurare un pericolo astratto – ha detto Pier Paolo Tognocchi – perché alcuni casi che si stanno verificando proprio in Toscana ci dicono che è venuto il momento di fare qualcosa. La vicenda della società di servizi finanziari C-Global di Pisa, da questo punto di vista, ci insegna molto. I dati di migliaia di cittadini toscani, oggi, finiscono per essere trattati in Moldavia e ci riferiamo a dati sensibili quali carte di credito e assegni, quindi abitudini di consumo che vanno ad implementare banche-dati che fanno gola a quelle società specializzate nella compravendita di tali informazioni commerciali. Con questa proposta di legge – ha concluso Tognocchi – vogliamo spingere gli enti locali a rafforzare la tutela di utenti e consumatori toscani e fare in modo che, nel momento dell’affidamento di alcuni servizi finanziari, si pongano il problema di dove vanno a finire e di come saranno gestiti i nostri dati sensibili».

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