Vaccinazioni, Scaramelli: “Bene i percorsi più veloci per chi non in regola, ma la legge c’è e va rispettata”


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“La Toscana fa un ulteriore passo in avanti. La legge sui vaccini c’è e va rispettata”. Così il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli (Pd) commenta le linee di indirizzo per il recupero dei minori in regola e che prevedono percorsi accelerati per andare incontro alle famiglie di bambini non ancora in regola con le vaccinazioni.   “Nessun teatrino sulla pelle dei più piccoli: basta soffiare sulle paure delle persone e assistere alla sequela di annunci e continue retromarce che arrivano dal Governo. Bene, quindi, dare un’ultima opportunità da parte della Regione Toscana, affinché tutti i bambini vengano vaccinati e non siano vittime delle paure dei propri genitori. I vaccini quando sono obbligatori vanno fatti. Tra i primi insegnamenti da dare ai nostri figli- prosegue Scaramelli–  c’è quello di rispettare le leggi. La creazione di percorsi accelerati per andare incontro alle famiglie di bambini non ancora in regola con le vaccinazioni è un ulteriore passo in avanti che la Regione fa per andare incontro a chiunque. La Toscana è tra le pochissime realtà in Italia ad aver istituito l’anagrafe vaccinale regionale informatizzata nell’ambito del Sistema informativo della prevenzione collettiva. Dopo esserci dotati di uno strumento utile per conoscere la situazione vaccinale dei bambini, e i casi specifici di ognuno, adesso arriva ancora uno scatto in avanti importante che va a semplificare e aumentare l’efficienza delle procedure in materia vaccinale. Un segnale chiaro che dimostra ancora una volta come sia nostra volontà non lasciare indietro nessuno, ma la legge c’è e va rispettata”. Scaramelli precisa poi che “ Su tutto il territorio regionale, nel rispetto delle normative vigenti, le aziende sanitarie avranno indicazioni utili per gestire in maniera uniforme la verifica e il percorso di recupero dei bambini che ancora non hanno fatto le vaccinazioni obbligatorie, in particolare per quanto riguarda asili nido e scuole dell’infanzia”.

 

 

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