Verde urbano pubblico e privato, Il Consiglio regionale: “Toscana può essere apripista, lavoro di squadra con i Comuni per qualificazione verde urbano e sostegno alle iniziative parlamentari per agevolazioni fiscali sul verde privato”.


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Approvata mozione Pd, primi firmatari i consiglieri pistoiesi Marco Niccolai e Massimo Baldi

marco4Sostegno al florovivaismo, qualificazione e valorizzazione del verde urbano e introduzione di forme di agevolazione fiscale per la sistemazione del verde privato. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi di una mozione approvata oggi dal Consiglio regionale, proposta da Marco Niccolai, Massimo Baldi, Leonardo Marras e altri consiglieri Pd.

E’ stato Marco Niccolai, componente della commissione agricoltura, a presentare la mozione in aula, che ha ricordato l’iniziativa di alcuni parlamentari, tra i quali quelli pistoiesi, circa una proposta di legge nazionale che mira a incrementare gli interventi di sistemazione e qualificazione del “verde privato” attraverso le agevolazioni fiscali.

«Uno degli obiettivi di questa nostra mozione – ha spiegato Niccolai – è quello di sostenere questa iniziativa parlamentare, attraverso un impegno forte della Toscana in sede di Conferenza Stato-Regioni. L’altro tema che poniamo è quello della piena attuazione di alcuni contenuti della legge regionale sul verde del 2012, relativamente agli incentivi per la riqualificazione del verde pubblico, un tema molto importante perché il verde pubblico aumenta la vivibilità dei nostri centri urbani. Gli effetti del cambiamento climatico si contrastano anche con azioni locali come queste, non dimentichiamolo. Si tratta – ha precisato Niccolai – di un terreno difficile, perché le competenze ovviamente sono principalmente degli enti locali. Ma crediamo si possa agire come Regione, insieme all’Anci Toscana, per fare una verifica puntale delle azioni messe in campo dai Comuni e cercare di capire quali sono eventualmente gli ostacoli da rimuovere per la piena attuazione degli indirizzi formulati dalla nostra legge. Noi crediamo che la Toscana possa essere, anche in questo ambito del verde privato urbano, apripista a livello nazionale come lo è stata con la legge regionale del 2012 e giocare dunque un ruolo importante. Del resto, stiamo parlando di un settore, quello florovivaistico nella nostra regione, formato da 3500 aziende, che rappresenta il 30% della produzione agricola lorda vendibile ed il 15% del florovivaismo nazionale. Di fronte a tante sfide del nostro tempo, dai cambiamenti climatici alla vivibilità delle città – ha concluso il consigliere Pd –  la Toscana ha in casa una concreta risposta a queste sfide nel settore florovivaistico».

Il documento approvato impegna la giunta regionale “a implementare le azioni poste in essere volte a tutelare e valorizzare la qualità della produzione toscana espressa dal settore del florovivaismo ed al contempo contribuire alla conservazione dell’ecosistema e all’adeguamento ai cambiamenti climatici; a valutare l’apertura di un  confronto con ANCI Toscana al fine di verificare le azioni messe in atto da parte dei Comuni in tema di qualificazione e valorizzazione del verde urbano, in ossequio agli indirizzi previsti dalla l.r. 41/2012 e dal relativo regolamento di attuazione, al fine di definire, sulla base delle risultanze di tale confronto e dopo avere riferito in merito alle medesime nella competente commissione consiliare, ulteriori e congiunte linee d’azione; a sviluppare misure atte ad incentivare i comuni sia alla pianificazione urbanistica basata sulla qualità ecologica ed estetica, sia all’adozione di specifici regolamenti in materia di gestione del verde urbano, con particolare riferimento alla riqualificazione dell’esistente, prevedendo, nei limiti delle disponibilità di bilancio, la possibilità di sostenere  finanziariamente i costi per interventi di sostituzione di alberature senescenti e cadenti; valutare la possibilità di prevedere azioni affinché, in materia di contratti pubblici, si possano individuare specifiche linee guida per la gestione degli appalti delle opere pubbliche che mirino a separare i bandi per la realizzazione delle opere edili da quelli per gli spazi a verde”. Infine, la mozione impegna la giunta toscana “ad attivarsi in Conferenza Stato- Regioni, alla luce dei richiamati progetti di legge in itinere al Parlamento,  affinché possa essere valutata la possibilità di specifiche modifiche alla normativa nazionale finalizzate ad introdurre forme di agevolazione fiscale riguardo alle attività di realizzazione e manutenzione dei giardini privati”.

 

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