Verso il nuovo Programma Regionale di Sviluppo, Approvata risoluzione Pd con impegni per la giunta toscana


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“Cogliere a pieno le opportunità di questa fase storica con l’obiettivo prioritario di una Toscana più coesa, capace di superare i gap storici che hanno finora separato l’area centrale più ricca e urbanizzata, da quella della costa e dalle aree interne. Il tutto all’interno di un disegno di rilancio e di transizione verso un’economia sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, favorendo la digitalizzazione e la competitività del sistema produttivo e della PA toscana, mirando ad attestare la Toscana tra le regioni più avanzate del Paese e d’Europa”.

E’ questo l’auspicio formulato da una risoluzione approvata oggi dal Consiglio regionale su proposta del gruppo Pd, collegata all’informativa della giunta toscana che ha di fatto aperto il percorso che porterà alla definizione del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2021-2025, uno degli atti di programmazione più importanti della legislatura.

«La comunicazione preliminare per la costruzione del  nuovo PRS è un’occasione importante, non solo per i contenuti illustrati da Giani – ha detto il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli intervenendo in aula –  Andremo infatti a formulare un atto di programmazione fondamentale, nuovi piani di settore. La vera novità è che questa volta ci saranno risorse molto importanti, a differenza del passato dove prevaleva il contenimento della spesa. Quindi, siamo di fronte ad una grande occasione. I temi sono fondamentali: sviluppo sostenibile, coesione sociale, sanità e sociale integrazione, casa, servizi alla persona, innovazione e transizione tecnologica non solo dell’impresa ma anche della Pubblica Amministrazione. Parliamo della digitalizzazione della sanità, che significherà migliore possibilità di accesso alle cure dei cittadini, solo per citare alcuni temi. Nella nostra risoluzione abbiamo indicato alcune priorità, definito un quadro, una cornice che rappresenta anche l’indirizzo politico generale e nuovo metodo di lavoro. Dovremo produrre la ricucitura delle cosiddette “tre toscane”: centrale, interna, costa. Credo vi siano grandi potenzialità di sviluppo. Oggi apriamo percorso – ha concluso Ceccarelli – in una dialettica di confronto corretto in Consiglio, avendo capacità di ascolto dei territori e attenzione per la programmazione negoziata».

 

«Aver legato il lavoro sul nuovo PRS  al PNRR e ai fondi europei è un fattore di merito, un elemento di chiarezza, che vuole dare il segno della qualità dell’agire della Toscana come grande regione europe – ha aggiunto il vicecapogruppo Massimiliano Pescini – Vogliamo un PRS che tenga dentro tutta la Toscana, con grande occhio di riguardo alle aree interne e montane, ma senza contrapposizione, cioè tre aree che non si vedono distanti ma che si connettono. La società toscana nelle sue forme organizzate va ascoltata profondamente, lo faremo, come consiglio e come forza politica», ha concluso Pescini.

 

Condividendo i contenuti della comunicazione del presidente Giani, la risoluzione approvata contiene alcune sottolineature e spunti tematici per il lavoro di stesura del PRS.

Tra queste, “per quanto concerne le politiche per la salute, nel ribadire l’assoluta centralità di un sistema sanitario nazionale pubblico, sarà necessario: rafforzare gli investimenti per la sanità già previsti in materia di: potenziamento e valorizzazione del personale sanitario (anche valutando di proporre al Governo l’istituzionalizzazione del ‘training on job’ sperimentato durante l’emergenza sanitaria), edilizia sanitaria, digitalizzazione dell’assistenza medica ai cittadini; risulta prioritario, inoltre, così come anche indicato dal PNRR, lavorare per definire una nuova rete sanitaria territoriale che veda, a fianco degli ospedali, i progetti dalle Case delle comunità e degli altri presidi di sanità territoriale, al fine di favorire la nascita di una rete di strutture, diffuse sul territorio toscano (anche a partire dalle Case della Salute, laddove presenti), deputate a erogare prestazioni sanitarie, sociali e sociosanitarie. In quest’ottica sarà essenziale, anche attraverso un rapporto sinergico tra aziende ospedaliero-universitarie, presidi ospedalieri maggiori e piccoli ospedali, puntare ad una valorizzazione di quest’ultimi che si sono confermati strutture fondamentali nella gestione della pandemia, specie per quanto attiene alle aree periferiche e marginali, dimostrando quanto la sanità di prossimità nel suo complesso possa svolgere un ruolo chiave nel dare risposte efficaci ai bisogni prioritari di salute della popolazione”.

Vi sono poi proposte che riguardano il mondo dell’economia e delle imprese. In particolare sulla digitalizzazione e innovazione del sistema toscano e sostegno alla competitività delle imprese; sulla promozione e internazionalizzazione del sistema produttivo, l’innovazione e il trasferimento tecnologico. Come si chiede di implementare il progetto sul turismo e commercio e rafforzare le iniziative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sulle questioni ambientali, condividendo l’obiettivo dell’impatto climatico zero entro il 2050, si chiede di predisporre un nuovo piano dei rifiuti in grado di coniugare i principi di sostenibilità e circolarità.

Così pure viene ravvisata l’esigenza di ridurre i consumi energetici e sviluppare la geotermia, per la quale occorre coniugare ambiente e sviluppo.

Su infrastrutture e mobilità si chiede di completare e implementare gli investimenti nelle infrastrutture strategiche, rinnovare i mezzi del trasporto pubblico locale, continuare a sviluppare la rete regionale delle ciclovie e delle vie e dei cammini della Toscana, e si afferma che “far rivivere i principali corsi d’acqua della Toscana rendendoli navigabili può rappresentare una nuova opportunità di mobilità sostenibile”.

Vi sono poi due proposte su istruzione e università: arrivare quanto prima a servizi educativi gratuiti

per la fascia 0-6, anche al fine di sostenere concretamente la parità di genere e combattere il decremento delle nascite; prevedere azioni di sostegno alle Città universitarie in tema di accoglienza e permanenza

della popolazione studentesca.

La risoluzione chiede anche un impegno all’interno del progetto dedicato a Giovanisì per dotare le giovani generazioni di strumenti in grado di poter sviluppare qui in Toscana le loro energie, i talenti, le potenzialità.

Infine, occorre rafforzare gli strumenti per promuovere la cultura della legalità e contrastare ogni forma di criminalità organizzata.

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