L’Osservatorio regionale della legalità si rafforza. Ceccarelli e Bugliani: «Risposta concreta per il contrasto alle attività criminali»


Share

Il Consiglio regionale approva all’unanimità le modifiche alla legge n. 42/2015 volute dal Gruppo Pd che rafforzano e semplificano i lavori dell’Osservatorio

Maggiori funzioni, una revisione del Comitato di indirizzo, introdotta una “Conferenza annuale”, risolte alcune criticità emerse nel corso di questi ultimi anni per rendere finalmente operativo l’Osservatorio regionale della legalità istituito nel 2015; sono queste le principali novità approvate dal Consiglio regionale nella seduta odierna.

«Potenziando e rendendo finalmente operativo l’Osservatorio regionale diamo una risposta concreta alla domanda dei cittadini toscani di maggiori controlli contro le attività della criminalità organizzata nel nostro territorio – spiega il capogruppo dem Vincenzo Ceccarelli, primo firmatario della legge – Lo facciamo con lo strumento istituzionale corretto e idoneo a garantire la continuità nel tempo di questa azione di vigilanza. La Toscana non è terra di mafia ma le vicende di questi anni ci dicono che non è più immune alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali. Perciò è giusto che la politica e le istituzioni si attivino per rafforzare i controlli e gli strumenti necessari alla prevenzione e al contrasto di tutti i fenomeni di illegalità. Si tratta di continuare e rafforzare un lavoro di contrasto alla criminalità e della promozione della cultura della legalità che la regione sta portando avanti da sempre».

«La Regione Toscana ha istituito l’Osservatorio regionale della legalità con lo scopo di raccogliere informazioni sulla eventuale presenza delle organizzazioni mafiose sul territorio regionale e di avanzare proposte e iniziative per la diffusione della cultura della legalità e il contrasto di ogni forma di criminalità organizzata – spiega Giacomo Bugliani, presidente della Commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale – Con le modifiche alla legge regionale n. 42/2015 che abbiamo approvato in Consiglio regionale vogliamo superare alcune criticità emerse in fase applicativa, aumentando le funzioni e i compiti dell’Osservatorio, semplificando il meccanismo di funzionamento e istituendo un momento di rendicontazione annuale del suo operato che diverrà anche un momento di confronto pubblico e aperto sul contrasto all’illegalità nella nostra regione. Il nostro obiettivo è quello di rendere operativo uno strumento istituzionale importante che deve essere in grado di monitorare e prevenire in modo sempre più efficace l’eventuale diffusione di fenomeni criminali, valutando le azioni di contrasto più incisive da mettere in atto a tutti i livelli istituzionali».

Nel dettaglio le modifiche approvate dal Consiglio regionale assegnano all’Osservatorio regionale ulteriori compiti: 1) analizzare le principali cause dei fenomeni di infiltrazioni malavitose; 2) elaborare linee guida e buone pratiche per la prevenzione ed il contrasto della criminalità organizzata, da condividere con le Regioni e con gli enti locali; 3) raccogliere le informazioni e i dati utili ai fini della valutazione della trasparenza nel processo degli appalti; 4) organizzare seminari tematici e iniziative di carattere culturale coinvolgendo il mondo delle associazionismo; 5) promuovere iniziative rivolte agli studenti ed ai docenti per contribuire all’educazione alla legalità e allo sviluppo dei valori costituzionali e civici.

Inoltre viene modificata parzialmente la composizione del comitato di indirizzo e viene introdotta una semplificazione importante ai fini di garantire l’insediamento e l’operatività del Comitato di indirizzo, riducendo il numero necessario per considerare l’Osservatorio regolarmente costituito, mantenendone comunque inalterata la rappresentanza complessiva.

Infine viene introdotta la previsione di una “conferenza annuale” aperta al pubblico organizzata annualmente dall’Osservatorio d’intesa con il Consiglio regionale quale momento pubblico di confronto e dibattito sulle attività perseguite ed in cui è prevista la presentazione con periodicità di uno specifico rapporto di approfondimento.

Share