Via Francigena patrimonio Unesco; Paris: «Necessario che la candidatura vada avanti. Il cammino è un patrimonio prezioso per l’Italia e per l’Europa»


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Dopo il via libera unanime della Commissione per le politiche europee anche il Consiglio regionale approva la risoluzione che impegna la Giunta regionale a riprendere il percorso per il riconoscimento Unesco

«La via Francigena è un patrimonio storicamente prezioso per la Toscana e non solo, un itinerario culturale di interesse europeo che collega luoghi e comunità per una finalità comune. Sul tracciato che attraversa sette regioni italiane e, oltre all’Italia, quattro Paesi europei, negli ultimi anni si è sviluppato un processo congiunto fra istituzioni pubbliche e private, associazionismo e mondo del volontariato. Un’operazione di valorizzazione che può ampliarsi attraverso un impegno sinergico a livello europeo. Per questo, chiediamo alla Giunta regionale di attivarsi nei confronti del Ministero della Cultura affinché continui a sostenere, con sempre maggiore incisività, il percorso della candidatura UNESCO del tratto italiano della via Francigena. Un impegno da perseguire insieme a tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Lazio, e con il sostegno tecnico dell’Associazione Europea delle Vie Francigene». E’ quanto dichiara Anna Paris, consigliera regionale Pd e vicepresidente segretario della Commissione per le politiche europee, illustrando in Aula la risoluzione In merito al sostegno del percorso verso il riconoscimento della via Francigena come patrimonio UNESCO.

 

«Con questo atto sollecitiamo, inoltre, la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo e del Ministero della Cultura e di quello degli Affari Esteri affinché venga intrapreso ogni sforzo utile per arrivare a una progettazione comune di una candidatura a Patrimonio dell’Umanità dell’intero percorso della Via Francigena, e quindi a riprendere l’iniziativa nei confronti degli altri Paesi interessati, ovvero Inghilterra, Francia, Svizzera e Stato del Vaticano – continua Paris – L’iniziativa per ottenere il riconoscimento risale al 2010 e poi è stata ripresa nel 2017, incontrando il favore del MIBACT, ma è ferma dal gennaio 2019. Con questa risoluzione, frutto di un lavoro avviato già nei mesi scorsi con una serie di audizioni e grazie all’incontro della staffetta Road to Rome 2020, auspichiamo di poter recuperare quel percorso».

 

«La Francigena ha un rilievo culturale e un impatto turistico e socio-economico con importanti ricadute sulla Toscana diffusa, basti pensare al fiorire di cammini storici, religiosi e naturalistici che attraversano la nostra regione e  all’incremento delle presenze nei centri non aventi vocazione turistica, e una particolare valenza simbolica: rappresenta l’idea di Europa, attraversando quattro nazioni e, in Italia, sette regioni – conclude Paris – La Regione Toscana dal 2009 ha investito 21 milioni di euro per mettere in totale sicurezza il tratto toscano della Via Francigena e rendere fruibile e confortevole il tragitto per viaggi a piedi, in bicicletta o a cavallo. L’itinerario costituisce oggi una nuova attrazione turistica: un modo virtuoso di fruire il territorio e il paesaggio, secondo il principio della sostenibilità e della mobilità dolce».

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