ABB, mozione di Tartaro (PD) per salvaguardare stabilimento di Terranuova Bracciolini: “Monitorare e mediare visto il passaggio a FIMER S.p.A. dell’attività relativa agli inverter solari”


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Il consigliere regionale Pd, presente all’incontro convocato dalla Regione, porta sui banchi di Palazzo del Pegaso il caso dell’azienda aretina

Proseguire nell’opera di monitoraggio e di mediazione tra  i vari soggetti coinvolti a seguito dell’accordo siglato per l’acquisizione da parte di FIMER  dell’attività relativa agli inverter solari di ABB e che coinvolge direttamente lo stabilimento di Terranuova Bracciolini, attivandosi anche con il Ministero competente perché venga coinvolto in maniera  attiva insieme alla partecipazione delle istituzioni  locali,  delle organizzazioni  sindacali e delle proprietà, al fine di mantenere i livelli occupazionali e la presenza dell’azienda nell’ambito del territorio aretino. Sono gli impegni che Simone Tartaro, consigliere regionale Pd, attraverso una mozione sollecita alla Giunta, con l’obiettivo di salvaguardare le prospettive e la tenuta occupazionale del sito di Terranuova Bracciolini (AR).

Come si legge nel provvedimento, “l’azienda in data 9 luglio 2019 con un comunicato stampa congiunto, emesso a Zurigo, ABB ed il gruppo italiano FIMER  annunciavano che era stato siglato un accordo per l’acquisizione da parte di FIMER  dell’attività relativa agli inverter solari di ABB specificando che tale transazione migliorerà le prospettive future dell’attività”. Nel contempo però, riporta ancora il dispositivo, è emerso che “per lo stabilimento di Terranuova Bracciolini (ex Power One), 550 dipendenti e oltre 800 lavoratori dell’indotto, le conseguenze della vendita del settore degli inverter solari da parte di ABB a FIMER si sono concretizzate nel passaggio di 400 persone alle dipendenze della FIMER, mentre 150 unità sono rimaste in carico ad ABB solo per la parte di carica batteria”. Inoltre, come ricordato durante l’incontro con i Sindacati e la Regione Toscana “in questi anni la Regione è intervenuta a più riprese, mettendo in atto varie azioni per favorire il radicamento delle attività di ABB sul territorio e sostenere gli investimenti da questa effettuati, alla luce del forte ruolo di riferimento che l’azienda riveste, in termini economici, occupazionali e di attività di punta nel campo dell’innovazione e delle tecnologie più avanzate, in riferimento non solo all’ambito del Valdarno aretino, bensì per l’intero territorio regionale”.

Una situazione controversa, che desta allarme, viste le contraddittorie notizie che giungono sull’accordo raggiunto, e sulla quale si è attivato immediatamente il consigliere Tartaro. “L’attività relativa agli inverter solari di ABB conta circa 800 dipendenti in oltre trenta Paesi, questa unità include il businnes degli inverter solari di Power-One acquisito nel 2013 che integrato nel Business Electrification di ABB ha realizzato un fatturato di circa 290 milioni di dollari nel 2018, non posso quindi che condividere e fare mie  le preoccupazioni espresse dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali e ribadite all’incontro dei giorni scorsi in regione. –  spiega Tartaro – Non si può aspettare: è necessario e urgente ottenere ragguagli in merito ai tempi ed alle modalità di cessione da parte delle due aziende, e con particolare  riferimento ad ABB garanzie sia sull’integrazione dell’attività lavorativa fra i due segmenti, fra loro interdipendenti, frutto dell’operazione di vendita, cercando di tutelare, con ogni azione utile, i rapporti di lavoro in essere e la realtà aretina. Realtà peraltro ormai costitutiva del tessuto economico locale e radicata sul nostro territorio”.

Duplice l’impegno che, nell’atto presentato, viene richiesto alla Regione. “Con questa mozione sollecito sia a continuare nel monitorare la situazione e richiedere maggiori informazioni sulle prospettive mettendo assieme tutti i soggetti coinvolti, sia di un tavolo nazionale in considerazione dell’importanza e della portata sovra regionale dell’azienda”, conclude Tartaro.

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