Acqua e Rifiuti, in Toscana meglio che nel resto del Paese, Bugli: “Non un caso ma frutto di buone politiche che possiamo migliorare ancora”


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Buona gestione dell’acqua e dei rifiuti: la Toscana è al top delle classifiche nazionali. Due notizie che non hanno avuto molta eco sui media regionali, e che sono «non un caso, ma frutto di attente politiche di governo della Regione e degli enti locali toscani», secondo il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vittorio Bugli. «Il servizio idrico toscano è il primo in Italia per quota di investimenti effettuati – spiega Bugli – un dato importante, che emerge dalla Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici per l`anno 2009, che e` stata presentata due giorni fa alla Camera dei Deputati dalla Commissione nazionale di vigilanza sull`uso delle risorse idriche. Siamo quelli che investono di più in Italia, per un totale di 808 milioni di euro, seguiti da Emilia Romagna e Piemonte che investono in proporzione circa la metà dei fondi. La Toscana – ricorda Bugli – ha il più alto livello di investimenti in relazione alla popolazione interessata, pari ad una media regionale di 238 euro ad abitante, a fronte di una media nazionale di circa la metà (107 euro). Si tratta – commenta il capogruppo – di cifre che la dicono lunga sul grado di sensibilità e di attenzione che esiste in Toscana sulla valorizzazione della risorsa idrica, sulla corretta gestione del bene pubblico che da noi è tutt`altro che privatizzato, come direbbe qualcuno. La Toscana poi – aggiunge Bugli – si conferma tra le regioni guida nel riciclo di carta e cartone in Italia. Con una raccolta procapite di quasi 87 kg/ab si assicura la leadership nazionale anche in questa classifica, così come risulta dal XV Rapporto sulla Raccolta differenziata di carta e cartone pubblicato da Comieco. Si tratta – spiega ancora Bugli – di 315mila tonnellate di raccolta, che indicano che la nostra regione non arresta la crescita già considerevole degli scorsi anni, migliorando di oltre 5.180 tonnellate sul 2008. Anche qui – prosegue – c’è stato un gioco di squadra importante, dalla Regione e dalle Province, alle aziende di smaltimento e, principalmente, ai comportamenti sempre più virtuosi dei cittadini toscani». «Adesso occorre migliorare ancora. I margini ci sono. Occorrono ancora maggiori investimenti nel ciclo idrico, anche con finanziamenti pubblici che non incidano sulla tariffa. E, per quanto riguarda i rifiuti, occorre realizzare gli impianti di smaltimento previsti ed estendere la raccolta porta a porta. Tutte cose che si fanno rilanciando il sistema toscana portandolo ad essere di livello regionale, con un sistema di programmazione e controllo regionale e con gestori che siano industrie forti e dimensionate, almeno regionali. Il futuro e la crescita – conclude il capogruppo del Pd – passano anche da questi settori e dalla capacità di farli fungere da traino per tutto il sistema regionale».

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