Ciclismo e scandalo doping, “La Regione si costituisca parte civile per tutelare la propria immagine ed il rispetto delle regole”. Oggi in Consiglio la richiesta di Baccelli e Scaramelli


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Mozione dei consiglieri: “La Toscana è terra simbolo della passione per le due ruote e deve restare libera dal doping”

“La Toscana  tenga alta la propria immagine di terra che ama il ciclismo, da sempre regione-culla delle due ruote”. Sono le parole dei presidenti delle commissioni Ambiente e Sanità in Regione Stefano Baccelli e Stefano Scaramelli che propongono la costituzione di parte civile da parte della Regione nell’eventuale procedimento penale per doping, a seguito dell’inchiesta coordinata dalla procura di Lucca che sta sconvolgendo il mondo del ciclismo . “La Toscana- spiegano Baccelli e Scaramelli – è terra di ciclismo, amatoriale e non solo. La passione per le due ruote si tramanda da generazioni, da quando le strade, pur bianche, nell’arrampicarsi nei sali scendi delle nostre colline hanno appassionato alla fatica e al sudore generazioni su generazioni. Sono oltre 23000 gli amanti delle due ruote toscani, appassionanti dello scorrere silenzioso dei loro copertoni lungo gli asfalti o innamorati del rumore campestre di ruote robuste che li trasportano nelle nostre campagne” Ed è proprio in nome di questa passione che Baccelli e Scaramelli hanno predisposto  la mozione in discussione oggi in Consiglio con cui chiedere appunto che “la Toscana si costituisca parte civile in un eventuale procedimento penale per doping  a seguito dell’inchiesta in cui è coinvolto il mondo del ciclismo dei dilettanti toscani”. “Come Regione non ci compete capire o scoprire di chi sono le colpe; a noi compete tenere alta l’immagine di una Regione che insegna ai propri figli che i risultati, i successi o gli insuccessi, vanno conquistati con la fatica e con il sudore senza ricorrere a scorciatoie pericolose per la salute e l’integrità fisica. La Toscana è terra di ciclismo e deve restare terra libera dal doping!”

 

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