Nevralgia del trigemino, unanimità della commissione Sanità a riconoscerla come patologia invalidante. Scaramelli: “Toscana sarà apripista. Via al percorso in conferenza stato/regioni”


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“Riconoscere la nevralgia del trigemino come patologia invalidante”. E’ l’obiettivo della risoluzione  votata stamani all’unanimità in commissione Sanità guidata da Stefano Scaramelli. “Come promesso – ha dichiarato il presidente Scaramelli– siamo arrivati alla risoluzione nei tempi che ci eravamo dati, con la Toscana apripista anche su questa problematica. Ora- ha aggiunto Scaramelli–  apriremo un percorso in conferenza stato/regioni per portare  a casa anche questo risultato”. Nello specifico la risoluzione  impegna la Giunta, oltre che a promuovere la ricerca scientifica in merito a  questa patologia,  a sollecitare e sensibilizzare coinvolgendo l’Università e il Ministero della salute approfondimenti scientifici  e  ad attivarsi presso la Conferenza Stato- Regioni al fine di sostenere un percorso che conduca al riconoscimento della Nevralgia del trigemino come malattia invalidante. Scaramelli ha poi aggiunto che “con l’atto votato stamani impegniamo il Governo della Toscana a sostenere l’attivazione  a livello regionale di un PDTA (Percorso  diagnostico terapeutico assistenziale) specifico per la patologia della nevralgia con l’aiuto e il coinvolgimento degli organismi del governo clinico. Promuoveremo anche percorsi formativi – ha spiegato il presidente Scaramelli– volti alla sensibilizzazione rispetto alla diagnosi della patologia  e alla corretta gestione della malattia per alcune categorie di medici  e di operatori.”. La commissione sanità si sta impegnando da tempo su questo. All’inizio di settembre aveva ascoltato un gruppo di associazioni di persone sofferenti per i dolori lancinanti al volto causati dalla nevralgia del trigemino. “Abbiamo voluto avviare un percorso per inserire nell’elenco delle patologie invalidanti anche questa- ha concluso Scaramelli– , implementare la ricerca per fronteggiare  e magari superare il male e prevedere ticket sanitari agevolati per i malati in condizioni di particolari ed evidenti difficoltà”

 

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