Pontremoli, impianto idroelettrico di Teglia, Bugliani interroga la Giunta su condizioni dei lavoratori


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Giacomo BuglianiIl consigliere regionale Pd e presidente Prima Commissione si attiva perché la Regione approfondisca la situazione lavorativa dei turnisti impiegati nell’impianto, per il rispetto delle condizioni contrattuali e per un’adeguata funzionalità dello stesso

 

La situazione lavorativa dei dipendenti dell’impianto idroelettrico Edison di Teglia, nel Comune di Pontremoli (MS): a portare il caso in Regione è Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente commissione Affari Istituzionali. Lo fa interrogando la Giunta per sapere se e come , nei limiti delle sue competenze nonché alla luce dell’importanza dell’impianto per il territorio, intenda intervenire affinché sia garantita una corretta gestione, supervisione e funzionalità della centrale, in primo luogo attraverso il rispetto delle condizioni contrattuali dei dipendenti.

 

“La centrale di Teglia, nel comune di Pontremoli, gestita dalla Edison riveste un ruolo cruciale per un territorio, come quello della Lunigiana,  spesso soggetto ad alluvioni, ragion per cui, pertanto, risulta quanto mai opportuno garantirne una gestione ottimale, sia per quanto riguarda l’ambito strettamente impiantistico che per  quello più generale di protezione civile. – spiega Bugliani – È fondamentale, da parte della Regione, valutare un approfondimento sulle condizioni di lavoro dei turnisti, sia appunto per l’importanza strategica dell’infrastruttura e della cura di cui ha bisogno, sia per la doverosa necessità di tutelare e mettere in grado al meglio di svolgere la propria mansione chi qui è impiegato. Sono emerse infatti criticità che destano non poca preoccupazione. Prima erano 10 le unità impiegate nella gestione della centrale di Teglia, compresa la figura del direttore, di cui 5 dipendenti utilizzati per la gestione del turno di presidio su tre turni (mattina, pomeriggio, notte), mentre altri 5 come tecnici per la manutenzione dell’impianto. Secondo quanto dichiarato dagli stessi lavoratori, il personale si è ridotto di due unità, a causa del pensionamento di 2 maestranze, con il numero dei turnisti sceso da  5 a 3. Inoltre,  le rappresentanze sindacali hanno rilevato da tempo un sistema di turnazione non del tutto adeguato, che porterebbe alcuni dipendenti a lavorare per un numero molto elevato di ore consecutivamente. Ho ritenuto quindi necessario portare la questione sui banchi della Regione, con un’interrogazione che chiede appunto specifici chiarimenti perché sia fatto tutto il possibile per garantire una corretta gestione di quest’impianto a partire dal rispetto delle condizioni di lavoro di chi vi è impiegato. Parliamo, infatti, di un’infrastruttura fondamentale per la sicurezza ambientale del nostro territorio”.

 

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