Prato, Spaccio eroina, Nicola Ciolini: “Tutti uniti per risolvere il problema della città”


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ciolini3«Il servizio de “Le Iene” ha portato all’attenzione nazionale uno dei problemi, se non “IL” problema, con cui Prato è costretta a relazionarsi ormai da diversi anni. Nei mesi che sono trascorsi tra il servizio e oggi, l’Amministrazione Comunale ha lavorato duramente su tutto il quartiere attorno alla stazione del Serraglio, con interventi tipo la chiusura del minimarket nigeriano dove si nascondevano gli spacciatori, rendendo inaccessibile il bastione davanti ai binari dove la droga si vendeva e si consumava, facendo molti controlli e arresti mirati che hanno già portato dei risultati tangibili. Sono stati fatti passi in avanti, ma non sono ancora bastati del tutto. Perché l’amministrazione comunale può fare tante cose, ma non tutte. Sindaco e giunta hanno comunque le qualità per gestire  insieme alle altre istituzioni il problema dello spaccio nella nostra città».

Così Nicola Ciolini, consigliere regionale Pd, interviene nel dibattito seguito alla messa in onda del servizio della trasmissione Le Iene di domenica scorsa.
«Certamente – continua Ciolini – lasciano l’amaro in bocca, e a tratti fanno anche arrabbiare, le immagini di Italia 1 che fanno emergere i limiti dell’azione delle Forze dell’Ordine e il loro senso di impotenza davanti a criticità come quelle presenti nel Canto alle Tre Gore, ma devono essere anche di stimolo perché Prato tutta si unisca per restituire questo spicchio di città ai suoi cittadini.
Mi impegno personalmente, a fianco del sindaco Biffoni, a portare la questione in Regione Toscana. L’emergenza droga a Prato è un problema che riguarda tutta la Toscana, e tante altre città italiane. I ragazzi, come appurato nel servizio de “Le Iene”, arrivano da tutta la regione. Risolveremo questo problema solo se tutte le istituzioni lo affronteranno in maniera unita. Tra dieci giorni verrà l’assessore Stefania Saccardi a Prato. Sarà l’occasione per affrontare il problema droga sotto l’aspetto dell’emergenza sociale. Dobbiamo costruire insieme velocemente – conclude il consigliere regionale – un percorso sociale che aiuti a recuperare la vita di questi ragazzi che si sono pericolosamente persi».

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