Prs, Scheda: cosa cambia con gli emendamenti approvati


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Di seguito le principali novità contenute nel pacchetto di emendamenti al Programma regionale di sviluppo adottato oggi dal Consiglio regionale:

  • Riassetto istituzionale e nuove macroaree. Dare risposta alle esigenze poste dal riassetto istituzionale in corso, partito con l’entrata in vigore della legge Delrio e ancora in divenire. Da qui parte il lavoro fatto sul Prs con un aggiornamento di alcuni passaggi, contenuti ad esempio nella presentazione o negli indirizzi in materia di politiche per il lavoro, e l’ampliamento in toto del tema dell’assetto istituzionale non più confinato a un solo progetto. Per questo viene approfondito il tema del rapporto con il territorio, suddiviso in zone e macro aree geografiche da assumere a riferimento per attuare la programmazione delle politiche, il capitolo “Italia centrata” viene trattato all’interno del paragrafo sull’innovazione istituzionale e la Costa viene trattata non in un singolo progetto ma all’interno del Piano strategico per lo sviluppo di recente approvato dalla Commissione competente, nato appunto dal lavoro portato avanti da questa stessa negli ultimi mesi.
  • Aree interne . Rafforzare le iniziative a favore delle cosiddette aree interne per evitare la loro marginalizzazione, soprattutto in quelle già individuate dalla Giunta  come aree di crisi industriale. A questo proposito si inserisce la possibilità di valutare eventuali agevolazioni fiscali nonchè valorizzare e promuovere le cooperative di comunità, strumento con il quale i residenti possono diventare soggetti attivi come produttori e fruitori di servizi
  • Rafforzare sempre di più i grandi attrattori culturali, come leva di sviluppo della Regione, questo uno dei temi portanti. Tra le altre cose, si inserisce la necessità di salvaguardare e valorizzare in maniera particolare i siti di archeologia industriale di rilievo, integrare reti museali con parchi e beni ambientali, da gestire in maniera unitaria a livello sovracomunale, promuovere figure e eventi particolari, come le “Celebrazioni Leonardiane” del 2019, in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci o ancora la figura di Pinocchio, quale immagine simbolo della Toscana
  • Semplificazione e sburocratizzazione della PA. Vengono inserite le novità introdotte dalla nuova normativa in materia di semplificazione amministrativa, approvata la scorsa estate, in particolare il test MPMI, strumento che consente alle piccole e medie imprese di fare una valutazione preventiva degli effetti delle azioni normative e amministrative e  la “sessione per la semplificazione”, lavori consiliari ad hoc per approfondire quanto fatto in materia,.
  • Sviluppo rurale e agricoltura di qualità. Si inseriscono incentivi mirati ai contratti di filiera e di distretto, promossi dal Mipaaf per favorire da un lato investimenti privati e dall’altro il rapporto tra industria agroalimentare e i centri di ricerca, uno specifico sostegno al comparto vivaistico e al settore cerealicolo, interventi di forestazione di aree periurbane, con contributi ad hoc.
  • Rigenerazione e riqualificazione urbana. Si richiama la necessità di attivare progetti di rigenerazione urbana anche per le città termali (Chianciano, Montecatini, Casciana), si punta a aggiornare la mappatura dei beni e degli spazi che possono essere oggetto di riqualificazione, con un’attenzione specifica ai beni confiscati alla criminalità organizzata, per i quali sarà necessario predisporre procedure semplificate per favorirne il riutilizzo. Si sottolinea inoltre l’esigenza di destinare risorse ad hoc a quei comuni che si fanno carico di interventi di rigenerazione, attraverso l’abbattimento integrale degli oneri di urbanizzazione.
  • Rischio idrogeologico e adattamento ai cambiamenti climatici. Si inserisce la necessità di mettere in campo interventi ad hoc per le zone più sensibili e le aree interne del territorio.
  • Si recepisce all’interno del PRS il sistema di regole recentemente ridisegnato in ambito cave, finalizzato al corretto utilizzo delle risorse, con attenzione alla tutela del territorio e alla garanzia di pari opportunità per le imprese del settore. All’interno del Piano saranno definiti i fabbisogni di materiali su scala regionale e saranno individuati i giacimenti potenzialmente scavabili. Tra i sistemi per il rafforzamento dei controlli delle attività estrattive viene prevista l’istituzione di una banca dati centralizzata, che raccoglierà i contenuti inviati da Comuni, Ente Parco, ASL e ARPAT.
  • Competitività delle imprese. Si mira a ampliare le misure a sostegno del tessuto imprenditoriale toscano, attivando interventi mirati per l’accesso al credito per le PMI. Si rafforza la possibilità di sostenere la realizzazione di investimenti in innovazione tecnologica, in accordo con il Piano nazionale industria 4.0 del Governo, attraverso una serie di strumenti quali: ricorso al fondo rotativo,  risorse comunitarie, investimenti propri dell’impresa. Si segnala l’opportunità di sottoscrivere un accordo tra Regione Toscana, istituti di credito ed associazioni di categoria toscane per definire le misure per facilitare l’accesso al credito. Per quanto riguarda la costa toscana, caratterizzata dalla presenza di aree a crisi industriale, si prevede di valutare la possibilità di articolare agevolazioni fiscali in coerenza con la normativa statale vigente. Ancora, specifiche azioni per la reindustrializzazione ed il trasferimento tecnologico, in particolare attraverso la promozione di protocolli di intesa per lo sviluppo della presenza di nuove imprese o per il consolidamento di imprese esistenti, o di altri accordi, e infine la possibilità di favorire le reti di imprese.
  • Politiche per il diritto e la dignità del lavoro. Gli interventi introdotti sono mirati, mediante la previsione di incentivi all’occupazione, a favorire il reimpiego dei lavoratori esclusi dai cicli produttivi e a prevedere azioni finalizzate all’orientamento e alla riqualificazione dei lavoratori che abbiano impieghi provvisori o saltuari o che siano coinvolti in situazioni di crisi lavorativa.
  • Successo scolastico. Si prevede l’ampliamento del progetto “Senza zaino: per una scuola di comunità” e più in generale la necessità di promuovere modelli di didattica innovativa.
  • Contrasto ai cambiamenti climatici e economia circolare. Si punta a rafforzare ulteriormente i progetti in tema di economia circolare, a partire da realtà già operanti nel settore dei rifiuti quali i poli di Scapigliato a Rosignano, di Capannori, di Pontedera, di Peccioli, di Piombino, o ancora valutare la possibilità per il porto di Piombino di intensificare la propria attività nello smantellamento navi, puntando a divenire un polo di eccellenza a livello internazionale. Si specifica la necessità di procedere alla realizzazione di interventi di bonifica nelle area industriali di Piombino, di Massa Carrara e di Livorno al fine di favorire una riqualificazione ambientale dei siti  produttivi esistenti. Per il miglioramento della qualità dell’aria, l’incentivazione dei sistemi di Car Sharing, preferibilmente elettrici, nei sistemi di mobilità urbana.
  • Ricerca, sviluppo e innovazione. Prevedere misure concrete per potenziare le infrastrutture per il trasferimento tecnologico, rafforzando il sistema dei distretti tecnologici regionali, attraverso la stipula di accordi ad hoc tra sistemi della ricerca e imprese.
  • Grandi infrastrutture, mobilità integrata. Si specificano alcuni interventi ritenuti fondamentali per lo sviluppo della Toscana. Tra queste, il potenziamento della linea ferroviaria Empoli-Siena-Chiusi, la linea pontremolese, il completamento del collegamento con l’area portuale di Piombino a carico di ANAS (Bretella SS 398), il potenziamento dei collegamenti ferroviari tra Pistoia, Prato e Firenze, il potenziamento dei collegamenti tra gli aeroporti di Pisa e Firenze, la realizzazione degli interventi previsti nel nuovo Piano Regolatore del Porto di Livorno a cominciare dalla nuova Darsena Europa; il completamento delle opere relative ai raccordi ferroviari del Porto di Livorno con la linea ferroviaria Tirrenica, con l’interporto di Guasticce, con la linea Pisa – Collesalvetti – Vada e con la linea Pisa-Firenze; lo sviluppo e potenziamento del porto di interesse nazionale di Piombino; la riqualificazione e potenziamento del porto di interesse nazionale di Marina di Carrara, la Ciclopista Tirrenica, nonché un’attenzione particolare agli altri itinerari -tra cui la Grosseto-Siena- Arezzo.
  • Giovanisì. Si propone di rafforzare alcune misure per l’autonomia dei giovani, incentivando, l’imprenditorialità giovanile mediante l’attivazione di un complesso di agevolazioni fiscali, finanziamenti ad hoc e facilitazioni per il riutilizzo di fondi sfitti di ex attività e soprattutto l’auto-imprenditorialità dei giovani che non possono contare sulla presenza in loco di poli universitari. Non solo: si propone, in collaborazione con il DSU Toscana, la creazione di una “Carta dello Studente”, uno strumento unico che,  oltre a garantire  l’accesso ai diversi luoghi dedicati tradizionalmente agli studenti universitari  potrà progressivamente integrare al suo interno altri servizi (musei, teatri, cinema, ecc.), anche collegati ad eventuali agevolazioni e circuiti di scontistica.
  • Lotta alla povertà e inclusione sociale. Si mettono in campo azioni di contrasto al fenomeno della povertà e del disagio, l’accesso al credito e sperimentazioni territoriali di progetti di welfare d’iniziativa. In particolare si inserisce il “Reddito di Solidarietà Attiva”, provvedimento a carattere straordinario nella prospettiva di giungere all’adozione definitiva del “Reddito di inclusione” ; il rafforzamento delle politiche sulla casa mediante l’allocazione delle necessarie risorse nel settore dell’edilizia residenziale pubblica.
  • Riforma e sviluppo della qualità sanitaria. Si prevedono incentivi alla Ricerca e Sviluppo, la sperimentazione della nutraceutica, quale disciplina a cavallo tra alimento e farmaco, tra nutrizione e salute finalizzata alla prevenzione, nel coadiuvare la cura e contribuire al benessere.
  • Turismo e commercio. Le modifiche introdotte mirano a sviluppare e a valorizzare una parte importante dell’offerta turistica della regione Toscana, dal settore termale a specifici territori come il sud della Toscana.
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