118, Come arrivare alle 6 centrali per la Toscana. Venturi, Morelli e De Robertis presentano due emendamenti


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ambulanzaFIRENZE 06.12.2013 (c.b.) Due nuovi articoli, due emendamenti per chiarire e prendere atto del lavoro svolto dalla commissione tecnica per l’organizzazione del nuovo servizio del 118 in Toscana. Sono quelli presentati oggi dai consiglieri del Pd Gianfranco Venturi, Aldo Morelli e Lucia De Robertis e puntano a integrare la proposta di legge 293 “Misure urgenti di razionalizzazione della spesa sanitaria”.
Con il primo emendamento si chiarisce definitivamente che “Le Centrali Operative territoriali di cui all’articolo 76 ter, comma 2, della legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 (Disciplina del Servizio sanitario regionale), sono riorganizzate, all’interno di ciascuna Area Vasta, attraverso il superamento degli attuali bacini di livello aziendale.”.
Con il secondo emendamento, infine, si dichiara che “Entro l’anno 2014, si procede al superamento del sistema di emergenza urgenza territoriale organizzato sulle attuali Centrali Operative 118 di livello aziendale, con un sistema organizzato su sei Centrali Operative 118 individuando, all’interno di ciascuna Area Vasta, due Centrali Operative 118 aventi bacini di utenza omogenei per popolazione e per estensione territoriale ed entro 3 anni dalla effettiva attivazione delle 6 Centrali Operative 118 si procede alla ulteriore riorganizzazione del Sistema di Emergenza Urgenza”.
I due emendamenti sono supportati da una breve relazione dei tre consiglieri dove si ricostruiscono le ultime fasi della vicenda “centrali operative 118”, in particolare l’esito del lavoro della commissione tecnica che ha ribadito “che il numero ideale per servire il territorio toscano è di 3 centrali operative del 118, così come esplicitato nel piano sanitario regionale vigente” ed ha altresì previsto che a queste “debbano affiancarsi  altre 3 centrali operative, dedicate al trasporto sanitario ordinario come risultato delle migliori evidenze internazionali più attuali in tema di gestione e qualificazione del servizio di emergenza-urgenza”.
“La commissione ha inoltre messo in evidenza  – sostengono ancora Venturi, Morelli e De Robertis – una forte complessità nella realizzazione del passaggio, di tipo organizzativo e tecnologico, tanto da richiedere una fase di transizione  con  il passaggio da 12 a 6 centrali che in questa fase avranno compiti misti. Il governo del processo di transizione e gestione, verrà affidato alla costituzione di un dipartimento regionale che comprenderà le 6 direzioni delle centrali operative, rappresentanti del volontariato e dirigenti della sanità. Il dipartimento avrà anche il compito di identificare le 3 centrali della configurazione finale. L’identificazione delle 6 centrali previste per la fase di transizione, di cui esiste già una lista preliminare, sarà sottoposta alla certificazione formale dei requisiti di sicurezza già presentati delle aziende  ed a breve verranno adottati gli atti che formalizzeranno tutto il processo. E’ dunque alla luce di tutto ciò  – concludono i tre consiglieri Pd – che si ritiene opportuno utilizzare il percorso offerto dalla pdl  293, collegata alla legge finanziaria 2014, per procedere ad un riallineamento della legge 81/2012 alle conclusioni della commissione tecnica”.

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