Recepiti in legge gli accordi per il trasferimento dei beni immobili e dei rapporti onerosi dalle province e dalla Città metropolitana di Firenze alla Regione; regolato il passaggio dei caselli idraulici
Sono più di 60 gli immobili che passano dalle province e Città metropolitana di Firenze alla Regione. La proposta di legge approvata nella seduta odierna del Consiglio regionale della Toscana, Disposizioni per il recepimento degli accordi tra la Regione Toscana, le province e la Città metropolitana di Firenze, in attuazione dell’articolo 10, comma 16, della l.r. 22/2015, e norme per la regolazione dei rapporti , ne regola il trasferimento e la successione di proprietà, a seguito del riordino delle funzioni istituzionali. Una normativa che riguarda anche i caselli idraulici, di cui viene regolamentato il passaggio con l’istituzione di una fase di transizione ad hoc a tutela dei lavoratori che in queste strutture hanno la loro abitazione.
“Una proposta di legge che consente di completare l’iter di trasferimento delle funzioni da province a Regione. – ha illustrato Giacomo Bugliani, presidente commissione Affari istituzionali – Grazie a questa normativa infatti sarà possibile recepire gli accordi organizzativi inerenti sia il trasferimento di beni immobili sia la successione dei rapporti giuridici in corso. La nuova normativa va a regolare anche il tema dei caselli idraulici, escludendo che costituiscano alloggio di servizio. Per i caselli che, alla data del trasferimento, risultano assegnati a personale già provinciale si dettano disposizioni transitorie che, sulla base della cessazione del rapporto originario, sono volte a garantire, per un periodo massimo di ventiquattro mesi, l’occupazione con canone annuo di 1.200,00 euro, tramite stipula di apposita convenzione. Quanto ad “altri soggetti” assegnatari di caselli idraulici, la norma fa riferimento a situazioni per le quali gli accordi recepiti prevedono espressamente continuità del rapporto con la provincia fino alla data di trasferimento del bene alla Regione”.
“Una norma che conclude un inter decisamente impegnativo che ha definito il passaggio delle funzioni dalle province alla Regione. – ha spiegato Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd e componente commissione Affari Istituzionali – È l’ultimo tassello di questo riordino e va a toccare il tema degli immobili e del loro trasferimento alla Regione ma anche una questione delicata e importante come quella dei caselli idraulici. Questione che credo non sia da derubricare come meramente formale ma che assume una rilevanza significativa alla luce del fatto che la Regione si riappropria della funzione di sorveglianza sui principali corsi d’acqua, l’Arno e il Serchio. Un elemento che si incasella perfettamente nella cornice dell’impegno che la Regione sta mettendo rispetto alla tutela del rischio idraulico e alla salvaguardia del territorio. Grazie a un percorso approfondito in Commissione attraverso un confronto serrato con tutte le realtà coinvolte siamo approdati a questo testo che affronta la vicenda in modo appropriato, prescrivendo che entro il 31 dicembre di quest’anno venga fatta un’azione di monitoraggio e di verifica volta a riorganizzare il servizio, una fase che si concluderà con la definizione di un regolamento ad hoc da parte della Giunta regionale. Importante inoltre che sia stata inserita una fase di transizione per i sorveglianti che all’interno dei caselli hanno la propria abitazione, ovvero 35 sugli attuali 45; dipendenti che in quegli alloggi vivono svolgendo una funzione di controllo rafforzata dalla loro stessa presenza. Resta fondamentale monitorare bene d’ora in poi l’andamento di questo percorso e il futuro inquadramento professionale di questi dipendenti, valutando attentamente le loro funzioni nell’ambito di una materia rispetto alla quale la Regione sta investendo risorse significative e che ha come obiettivo la salvaguardia delle nostre comunità”