Biblioteca universitaria di Pisa, il caso arriva in Consiglio regionale. Mazzeo, Nardini e Pieroni (Pd): “Necessario velocizzare intervento del Mibact, anche la Regione può fare la sua parte”


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20-IngressoBUPI consiglieri regionali Pd presentano una mozione “In merito alle prospettive di riapertura al pubblico della Biblioteca Universitaria di Pisa”

 

“La Biblioteca universitaria di Pisa è fulcro culturale per la città, e non solo, e deve tornare ad essere aperta e fruibile agli studenti in tempi certi. In questa battaglia che in tanti stanno portando avanti chiediamo che sia anche la Regione Toscana a fare la propria parte attivandosi presso il Ministero dei Beni e le Attività Culturali affinché siano messe in cantiere quanto prima le opere di riqualificazione, che fanno capo al Ministero stesso. E sollecitando l’Università di Pisa perché sia di supporto alle eventuali richieste dell’ente, poiché competente del Palazzo de La Sapienza. Dunque chiediamo alla Regione di farsi promotrice anche di una collaborazione virtuosa tra Università e Ministero perché crediamo che questo possa accelerare i tempi di progettazione e di intervento utili alla struttura”. È l’impegno che viene chiesto alla Giunta regionale da parte dei consiglieri regionali Pd, Antonio MazzeoAlessandra Nardini e Andrea Pieroni per la riapertura della Biblioteca universitaria di Pisa.

 

“La Biblioteca universitaria di Pisa è patrimonio irrinunciabile per il sistema accademico che caratterizza la nostra città: ospita oltre 600.000 volumi e numerose opere cinquecentine – continuano Mazzeo, Nardini e Pieroni – Per i lavori di ristrutturazione i vari soggetti istituzionali coinvolti hanno stanziato 11,9 milioni di euro, ma siamo ancora in assenza della relativa progettazione che spetta al MIBACT. Per questo chiediamo alla Giunta di sollecitare l’avvio delle opere, che auspichiamo siano portate avanti di concerto con l’Ateneo che dovrà occuparsi degli interventi di carattere generale sull’edificio. Un binomio che potrebbe armonizzare e rendere più brevi i tempi per la riqualificazione. La mobilitazione di tanti studiosi avvenuta in queste ultime settimane, affinché la biblioteca rimanga dentro il palazzo de La Sapienza, evidenzia l’importanza e il ruolo che questa struttura ha sempre ricoperto e che auspichiamo possa continuare a ricoprire per il sistema universitario pisano. L’Università è per Pisa motore di sviluppo, presidio storico e culturale unico. Il Palazzo de La Sapienza e la Biblioteca sono luoghi centrali per questa realtà, vogliamo che continuino ad esserlo, per questo c’è bisogno dell’impegno di tutti, di sforzi concreti e di operazioni di qualità”.

 

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