Acciaierie di Piombino, unanimità a mozione di Anselmi: «Questione enorme per la Toscana e il Paese. Solidarietà ai lavoratori in sciopero»


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L’atto presentato dal consigliere regionale Pd, Gianni Anselmi, e approvato all’unanimità dall’Assemblea toscana chiede al Governo di investire risorse del PNRR e affidare commesse dirette

 «L’acciaieria di Piombino ha bisogno della massima attenzione a livello regionale e nazionale, che metta al centro il lavoro e la produzione industriale. L’unico sito italiano dove si producono rotaie è oggi un caso esemplare e non risolto di modernizzazione ecologica, meritevole di un impegno analogo a quello dedicato alle acciaierie di Taranto. Non è un caso se domani i lavoratori di Jsw ed Ex Ilva saranno insieme a Roma per chiedere al Governo, tra le altre cose, un piano nazionale di rilancio, maggiore sicurezza e un piano industriale. Una mobilitazione importante, come non si vedeva da anni, di un settore strategico a cui si lega, fortemente, il futuro della capacità produttiva del Paese, che trova il mio sostegno e la mia solidarietà. Oggi dal Consiglio regionale della Toscana, con questa mozione, facciamo sentire una voce chiara. Impegniamo la Giunta a sottoporre al Governo alcune questioni cruciali: tutelare Piombino tramite l’affidamento di commesse in via diretta e negoziata; proporre lo sviluppo di una filiera della componentistica ferroviaria; sollecitare una valutazione concreta dell’ingresso anche pro tempore dello Stato nel capitale della società JSW».  È quanto dichiara Gianni Anselmi, consigliere regionale Pd, illustrando in Aula la mozione In merito alla salvaguardia e al rilancio delle Acciaierie di Piombino e in merito allo sciopero e alla manifestazione di domani, a Roma.

«Chiediamo, inoltre, di sostenere la proposta di realizzare a Piombino un forno elettrico della capacità installata di 1,2-1,5 milioni di tonnellate/anno – continua Anselmi – e dedicare un’attenzione specifica al sito di Piombino nella dislocazione delle risorse del PNRR destinate alla transizione ecologica dell’industria hard-to-abate, agli smantellamenti degli impianti dismessi, alle bonifiche e al risanamento ambientale nella logica dell’economia circolare e del riuso delle materie seconde. La siderurgia è storicamente il settore più rilevante e rappresentativo dell’economia dell’area di Piombino, in termini di fatturato, di lavoratori diretti e indiretti. Una realtà che per la città rappresenta un equilibrio tra sistema economico e sociale da troppo tempo compromesso. La qualificazione ecologica della produzione di acciaio, il risanamento ambientale, le relazioni con il porto  – 2º lotto bretella 398 finanziata nel PNRR, per il primo ANAS aprirà i cantieri a breve – e l’apertura di spazi per la diversificazione economica e produttiva sono corni dello stesso tema di interesse generale che mi auguro con l’ingresso dello Stato si possano aggredire compiutamente, con progettualità e visione».

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