Aeroporto, Pd Regione nel dibattito in aula


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Gli interventi della vice capogruppo Monni e dei consiglieri Bambagioni, Pieroni, Bugetti,  Ciolini e Meucci

 “Parliamo di un’opera complessa che sicuramente crea preoccupazione e che impatta su un’area fortemente urbanizzata ma dobbiamo essere consapevoli che quella attuale è una pista inadeguata e pericolosa. Nel contempo nella piana fiorentina la realizzazione di alcune infrastrutture è ormai improcrastinabile, penso all’estensione del sistema tramviario e al Ponte sull’Arno, opera di cui si parla da decenni. Ritengo inoltre che si sia guardato con troppo allarmismo a un parere tecnico, quello del Nurv, che proprio in quanto tecnico tende a mettere in luce criticità che poi è la politica a dover affrontare. E sta alla classe politica fornire risposte su questo e elaborare scelte all’altezza; va in questo senso la richiesta di istituire un Osservatorio che possa monitorare ogni aspetto”, ha dichiarato Paolo Bambagioni.

 “La decisione oggi assunta dal Presidente Rossi e dal Consiglio regionale rende merito ad un territorio importante che rappresenterà, grazie agli interventi infrastrutturali, il cuore pulsante della città metropolitana.  Era doveroso tenere in grande considerazione le osservazioni puntuali svolte dal Nucleo regionale di Valutazione di Impatto Ambientale perché esse rappresenteranno prescrizioni chiare e puntuali cui attenersi nella fase di progettazione definitiva. Ma la politica ha il compito di assolvere un ruolo di indirizzo che, in un contesto così ampio ed importante, deve riguardare l’area nel suo complesso. La terza corsia autostradale, la tramvia, il termovalorizzatore, il Parco della Piana, il ponte tra Signa e Lastra a Signa, il completamento della Perfetti Ricasoli. Uno sguardo complessivo che dovrà ricomprendere anche Osmannoro 2000 e l’area di Ingromarket, nonché il nuovo impianto sportivo della Fiorentina e la Mercafir. Nostro compito è quello di vigilare ma, soprattutto, di consegnare alla cittadinanza una riqualificazione infrastrutturale all’altezza della Piana e capace di rispettare l’ambiente e la salute di chi abita in quella zona”. E’ quanto afferma Monia Monni, vice capogruppo Pd in Consiglio Regionale

 “Il tema dell’aeroporto è strettamente legato alla questione del riequilibrio delle cosiddette due Toscane: quella costiera e quella centrale che ancora vanno a due velocità. E’ importante allargare il contesto. Per questo chiedo al presidente Rossi che si faccia garante del completamento del people mover, del nuovo radar, del potenziamento ferroviario Pisa-Firenze, della realizzazione della tangenziale Nord/Est di Pisa  che collega autostrada  e  superstrada, passando per il Polo ospedaliero di Cisanello. Questi sono elementi importanti che vanno inseriti nell’accodo di programma relativo alla nuova pista di Firenze. Chiedo impegno su questi punti alla giunta così come chiedo attenzione sul masterplan presentato anche in relazione alle criticità evidenziate in sede di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), così come agli investimenti che riguardano lo scalo di Pisa per raggiungere 7milioni di passeggeri. Il sistema aeroportuale toscano- che può diventare il terzo polo italiano- si basa sulla diversa specializzazione degli aeroporti, evitando ogni tipo di concorrenza fra gli scali che servirebbe solo a spostare passeggeri, traffico  e ricchezza da Pisa a Firenze. Solo così la Toscana potrebbe fare un salto di qualità”, così Andrea Pieroni

 Non è un mistero che da anni stiamo facendo un grande lavoro raccogliendo le sensibilità che vengono dai vari territori. Già nel 2011 ci siamo espressi su quelle che erano le valutazioni di impatto ambientale. Tutta la provincia e anche io eravamo contrari  e chiedevamo valutazioni ambientali e sanitarie  Oggi nella nostra  proposta di risoluzione noi chiediamo  e ufficializziamo un passaggio importante:  Far si che si fughi ogni dubbio e che la giunta dia risposte  a tutte le criticità in modo dettagliato. E con grande senso responsabilità ci impegniamo affinché le criticità si risolvano. In questo momento nostro compito è quello di vigilare che le nostre richieste vengano rispettate e che la salute dei cittadini venga tutelata. In questo risoluzione abbiamo chiesto che siano coinvolti tramite conferenza dei servizi i sindaci i cui Comuni sono coinvolti nella realizzazione dell’opera”, è quanto dichiara Ilaria Bugetti

 “Veniamo da una provincia che non ha mai fatto mistero delle problematiche legate alla realizzazione dell’aeroporto e abbiamo mantenuto una posizione critica nei confronti dell’ampliamento di Peretola. Anche i sindaci della Piana hanno fatto emergere il maggior numero di criticità. Grazie al loro tavolo attento e scrupoloso al cui primo punto c’è  la salute dei cittadini. Non siamo in una fase di progetto, ma in una fase di masterplan in cui tutta una serie di approfondimenti andranno fatti sul progetto vero e proprio. Alla fin fine si mettono in gioco una serie di elementi che rendono più complesso di oggi il raggiungimento dell’obiettivo finale. Il carico urbanistico da ridimensionare nell’area di Castello che rilevava il presidente non è una cosa banale, l’istituzione dell’osservatorio non è certo secondario. La stessa dichiarazione del presidente che dice che se non ci sono le condizione non è una tragedia se non sia fa l’aeroporto . La discussione vera è su quelle che saranno le  condizioni per il superamento delle criticità. con le novità introdotte dalla comunicazione del presidente e dalla risoluzione presentata tutto il  gruppo del PD condiziona la realizzazione dell’aeroporto  ad una serie di vincoli. Siamo nelle condizioni di poter affermare che i cittadini saranno tutelati”, così Nicola Ciolini

 “Sono rimasta molto stupita per la convocazione di questa assemblea per un parere tecnico. Vi ringrazio però per aver sollecitato questo dibattito perché abbiamo potuto riaffrontare questo tema che non è nuovo, ma che ha una storia dietro se e nasce dal 2008, da approfondimenti seri. Nel 2008 c’era un gruppo di lavoro, ci sono stati poi 3 anni di approfondimento del PIT, dibattiti pubblici durati due giorni. Tutto filmato e agli atti del PIT. Dentro questa procedura c’è un approfondimento serio dal cui rapporto ambientale risulta una riduzione dell’inquinamento, fatto sempre da tecnici. Allora qual è il rischio oggi, il rischio è che questa seduta usi un parere tecnico in maniere strumentale. Non si può motivare una visione diversa basandola su pareri tecnici, strumentalizzandoli a piacimento.  Non si può dire che ci sia una superficialità su questo tema, perché il procedimento che è in atto ha approfondito tutto il possibile. La serietà che la Regione Toscana ha sempre dimostrato, prevedendo con proprie leggi l’obbligatorietà del parere regionale nell’ambito del procedimento di VIA nazionale. Fino da ultimo con quanto previsto dal presidente Rossi con la riqualificazione di un’area pensata oggi come complessiva e integrata e non frammentata come successo fino ad oggi”, conclude Titta Meucci

 

 

 

 

 

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