Agricoltura, Consorzio Mo.To.R.E. Campotizzoro (Pistoia), “Sostenere la sperimentazione della produzione di cippatino come alternativa al glisolfato e agli altri diserbanti”


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Massimo Baldi ha presentato una mozione in Consiglio regionale

Sostituire il glisolfato e altri diserbanti nocivi in agricoltura con il “cippatino”, un prodotto formato da scaglie di legno che previene la crescita di erbe infestanti.

La sperimentazione del progetto Mo.To.R.E. (Montagna Toscana Ricerca Energia), un consorzio formato da 7 aziende, provenienti da diversi settori del mondo produttivo, ma tra loro complementari, con sede a Campo Tizzoro (Comune di San Marcello Piteglio) è al centro di una mozione presentata dal consigliere regionale Pd Massimo Baldi. La proposta impegna la giunta toscana “a sollecitare il Governo affinché siano valutate possibili misure di sostegno economico alla produzione massiccia di “cippatino” da pacciamatura, quale alternativa green all’utilizzo di glifosato nel floro-vivaismo, nel rispetto della sostenibilità ambientale e della valorizzazione della risorsa bosco di cui è ricco il nostro Paese; a mettere in atto, parimenti, per quanto di propria competenza, azioni di sensibilizzazione finalizzate a rendere noti gli effetti positivi di tale materiale”.

«L’esperienza del consorzio Mo.To.R.E. – spiega Massimo Baldi – si sta facendo notare e per la realizzazione di un centro di studi e innovazione dedicato alle energie “green” ha già ricevuto un finanziamento di 1 milione di euro da parte della Regione. Tra le realizzazioni del centro studi, sicuramente quella della produzione di “cippatino” per pacciamatura, mutuato dal micro cippato ad uso combustibile, rappresenta potenzialmente una grande opportunità per le aziende agricole e per l’ambiente, perché potrebbe essere una valida alternativa all’uso di fitofarmaci. I primi risultati della sperimentazione, specie nel settore vivaistico, hanno dato riscontri positivi, tanto che il consorzio sta lavorando alla realizzazione di una nuova linea produttiva, capace di rispondere alle grandi richieste. La filosofia che sta alla base di questo innovativo prodotto è quella della filiera corta, riuscire cioè a sfruttare adeguatamente le risorse del bosco, dando loro valore e creando occupazione in loco, con conseguenze anche in termini di equilibrio idrogeologico preservato.

La Regione Toscana – ricorda Baldi – sta lavorando alla sottoscrizione di un accordo per la riduzione dell’uso di glifosato, attraverso un protocollo in cui la Regione e il Distretto vivaistico pistoiese prendono l’impegno di porre la sostenibilità ambientale come una propria base fondante. Per tutte queste ragioni – conclude – sarebbe auspicabile che la sperimentazione messa in atto a Campo Tizzoro venga sostenuta e favorita».

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