Alluvione Piombino, a breve la Regione riconoscerà ‘stato d’emergenza’ Anselmi (Pd): “Giusto provvedimento. Sviluppo sia sempre legato a messa in sicurezza del territorio”


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image (1) Ad annunciarlo l’assessore all’ambiente,  Federica Fratoni, nel corso del convegno “Dove va l’acqua” a  Venturina Terme – organizzato dal gruppo Pd in Regione

“Soddisfatti per l’annuncio dell’assessore Fratoni di un imminente riconoscimento da parte della Regione dello stato d’emergenza per la Val di Cornia, a seguito dell’alluvione del 23 ottobre scorso.  La Toscana è sempre stata in prima fila nell’aiutare le popolazioni colpite da gravi eventi atmosferici”, spiega Gianni Anselmi consigliere regionale Pd e presidente della commissione sviluppo economico, nel corso del convegno “Dove va l’acqua, svoltosi oggi a Venturina Terme.  Un’occasione di confronto “preziosissima” sulla difesa del suolo e sul rischio idraulico.

“Fondamentale il contributo degli amministratori locali, del sindaco di Campiglia, Rossana Soffritti, del sottosegretario Silvia Velo, delle associazioni e imprenditori agricoli, del consorzio di bonifica e del gestore del servizio idrico, e dell’assessore Federica Fratoni, che ha illustrato le politiche regionali sul tema – considerato prioritario – e per avere annunciato l’imminente firma del decreto”.

“Sappiamo bene che non è solo con il riconoscimento dello stato d’emergenza regionale che si risolvono le criticità di un territorio tanto colpito, ma siamo senz’altro di fronte a un passaggio nodale che mette sotto la lente d’ingrandimento problemi che devono essere risolti – continua Anselmi –   Mi riferisco al ritorno alla normalità per tutte quelle famiglie che hanno subito danni, alle aziende, piccole o grandi che siano, che ancora soffrono le conseguenze di quel disastro. Per questo è necessario che le politiche di sviluppo siano legate a  percorsi di messa in sicurezza del suolo e a pianificazioni sovracomunali di ambito (con piani strutturali di ambito, i soli in grado di assicurare una lettura di scala adeguata a tutelare in modo serio il territorio). Rischio idrogeologico che si somma alla violenza degli eventi atmosferici. Sono questioni su cui dobbiamo concentrare buona parte delle politiche per la crescita intelligente della Toscana, e del Paese. Se non creiamo un solido connubio tra le politiche economiche  e la messa in sicurezza del territorio  non finiremo mai di riparare i danni che il maltempo continuerà a provocare”.

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