Gsk Siena e Rosia, Bezzini e Scaramelli (Pd) chiedono chiarezza sulle prospettive occupazionali I due consiglieri regionali hanno presentato un’interrogazione.


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bezzini-scaraLa vicenda del piano esuberi di Gsk approda in Regione grazie a un’interrogazione presentata dai consiglieri regionali del Pd Simone Bezzini e Stefano Scaramelli.
I due consiglieri democratici chiedono alla giunta regionale “se la Regione è a conoscenza del piano di esuberi dell’azienda farmaceutica Gsk che interesserebbe gli stabilimenti di Siena e Rosia e delle reali incidenze occupazionali; se intende attivare iniziative istituzionali che coinvolgano gli enti locali ed il Governo stesso, trattandosi di un’impresa di carattere strategico, per comprendere quali siano le reali prospettive aziendali, con particolare riferimento ai programmi di investimento annunciati nei mesi scorsi; quali azioni intende intraprendere per consolidare progetti come Toscana Life Sciences, il Distretto scienze della vita, ‘Toscana pharma & device valley’, l’ITS ‘Nuove tecnologie per la vita’, e per sostenere tutte quelle iniziative volte a rafforzare la competitività del territorio senese in relazione all’industria farmaceutica (infrastrutture, ricerca, formazione, servizi, ecc ecc)”.
«Crediamo sia necessario che la Regione Toscana, assieme agli enti locali e coinvolgendo anche il Governo, attivi un confronto con la multinazionale e le rappresentanze sindacali in modo da avere la massima chiarezza in merito ai piani industriali che riguardano gli stabilimenti di Siena e Rosia» – spiegano Bezzini e Scaramelli – Stiamo parlando del polo farmaceutico più grande della Toscana e ai primi posti in Italia per numero di addetti, nell’ambito di un settore che la stessa Farmindustria reputa in buona salute. L’improvviso annuncio del piano che prevede 127 esuberi a fronte di 66 nuove posizioni, venuto poco dopo la notizia dell’intenzione dell’azienda di attivare nuovi consistenti investimenti, ha creato grande preoccupazione tra i lavoratori e in tutta la comunità senese. Ci auguriamo che dall’azienda arrivino messaggi rassicuranti circa la volontà di proseguire nel percorso virtuoso intrapreso negli anni passati e che ha portato alla costruzione di un polo strategico nel campo delle biotecnologie con circa 2800 addetti. Auspichiamo – concludono i consiglieri – che la Regione continui a sostenere con forza tutte quelle iniziative tese a incrementare la competitività e l’attrattività del territorio senese nel campo delle scienze della vita».

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