Ambiente e Territorio, Pieroni, Mazzeo e Nardini (PD): “Destinare alla Val di Cecina le royalties del sale che ogni anno Solvay versa allo Stato”


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Solvay“Destinare alla Val di Cecina le royalties derivate dall’estrazione del sale che ogni anno Solvay versa ai Monopoli di Stato (circa 1 milione e mezzo di euro)”. E’ l’impegno che chiedono alla Giunta  i consiglieri del Pd Andrea Pieroni, Antonio Mazzeo ed Alessandra Nardini che sul tema hanno depositato una mozione (Pieroni è il primo firmatario) che passerà al vaglio della prossima assemblea di Palazzo Panciatichi.

“Le royalties – sottolinea Pieroni– sono risorse preziosissime in un momento difficile come questo attuale segnato da crisi industriali molto pesanti come la situazione Smith e le difficoltà  della ex salina di Stato, oggi gestita da Locatelli. Chiediamo alla giunta – spiega Pieroni– che si adoperi presso il Governo affinché, già dalla prossima Legge di Stabilità,  si apra subito un tavolo di confronto per destinare le royalties alla Val di Cecina”.

“L’obiettivo – aggiunge Pieroni– è che l’intero ammontare che deriva dalla coltivazione del salgemma da parte di Solvay (circa 1milione e mezzo di euro l’anno) possa essere impiegato sul territorio in cui si effettua l’estrazione, a sostegno dello sviluppo dell’occupazione, delle attività economiche,  e per interventi di miglioramento ambientale”.

“Si tratta –si legge nella mozione sottoscritta dagli esponenti del Pd regionale– di dare piena attuazione al protocollo d’intesa siglato nel 2012 con cui la Regione si impegna a convocare un tavolo di confronto per la stipula di un accordo di programma in cui venga sottoscritto l’impegno da parte dei firmatari di devolvere gli oneri finanziari corrisposti da Solvay alla Regione e al Ministero, a progetti di sviluppo che ricadano direttamente sul territorio in modo che possano essere impiegati in opere di tutela  e ripristino ambientale capaci anche di trasformasi in motore di nuova occupazione”.

Nel documento si fa riferimento anche a sollecitazione già fatte in passato in questo senso. Sempre nel 2012 infatti l’assessore all’ambiente scriveva al Ministro dell’Economia e Finanze affinché gli oneri minerari potessero essere impiegati sul territorio in cui viene effettuata l’estrazione di salgemma, in particolare per l’attuazione di progetti di tutela ambientale che compensino le pressioni che nel tempo l’attività estrattiva ha prodotto.

Il contratto di collaborazione industriale fra Solvay e l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di stato (AMS) per l’estrazione di acque salse nelle concessioni minerarie dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato  risale al 1996. Questo contratto regola sia il quantitativo massimo estraibile che i pagamenti.

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