Amianto, Bugetti e Monni (Pd). “Accelerare sull’attuazione del Piano regionale e partire con monitoraggio dei siti”


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“Salute, sviluppo economico e sostenibilità ambientale devono andare di pari passo”

 am “Accelerare sul Piano dell’amianto e attuare un progressivo  e attento monitoraggio dei siti  a rischio. Con la premessa che sviluppo economico, salute e sostenibilità ambientale  devono  sempre andare di pari passo”. Così le consigliere del Pd  Ilaria Bugetti e Monia Monni sono intervenute oggi in Consiglio regionale sulla mozione approvata questa mattina dall’assemblea di Palazzo Panciatichi che riguarda l’attuazione del Piano Regionale per la Tutela dall’Amianto. L’atto presentato da Sinistra-S, dal Pd  e dal M5S è stato sottoscritto da tutti gli esponenti regionali del partito democratico. “E’ importante – ha spiegato la consigliera Bugetti– dare rapida attuazione alla legge regionale, la prima in Italia che disciplina in modo organico questa materia,  e incominciare una vera  e propria mappatura dei siti. La parte più difficile – ha sottolineato Bugetti- riguarda gli edifici privati e le realtà più piccole, ma con l’aiuto anche dei nuovi mezzi tecnologici  e anche  delle categorie che possono fornirci utili segnalazioni,  contiamo di poter arrivare a monitorare anche i piccoli artigiani e i siti minori. Siamo di fronte ad un tema importante, molto sentito dai cittadini, la cui soluzione non è più rimandabile perché riguarda la salute pubblica unita allo sviluppo economico, due facce delle stessa medaglia: non ci può essere l’uno senza l’altro. Gli ultimi dati Arpat – ha specificato la consigliera Bugetti- parlano di 806 edifici pubblici, 111 impianti industriali e 50 impianti dismessi contaminati da amianto, ma sappiamo che questa mappatura è incompleta e non comprende appunto gli edifici privati e le centinaia di coperture di medie e piccole attività industriali, manifatturiere, agricole, commerciali. ”. La mozione impegna infatti la Giunta ad accelerare sul Piano dell’amianto e  a prevedere il suo inserimento all’interno del prossimo piano regionale di sviluppo (PRS) che il governo regionale  sarà chiamato ad adottare secondo la legge regionale 1 del 2015. La vice capogruppo Monni ha sottolineato l’esigenza di “velocizzare  i tempi e di declinarli in un Piano regionale che individui luoghi  a rischio di amianto secondo il criterio della progressività e prevedere anche interventi complementari che prevedano azioni di recupero edilizio, nell’ottica dello sviluppo e della sostenibilità, due elementi imprescindibili, che – ha commentato Monni- sono nelle corde di questa Giunta  e  trovano accoglimento nell’impegno dell’assessore Fratoni. Anche la vice capogruppo ha fatto riferimento alla legge 51 del 2013, “la prima con una normativa così completa su questo tema”.

 

 

 

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