Amiata, black-out telefonia fissa, mobile e rete dati. Bezzini e Scaramelli: “Basta disservizi. Interventi di adeguamento urgentissimi e non più procrastinabili”


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Interrogazione dei consiglieri regionali

“Basta coi disservizi alla rete di telefonia mobile, fissa e rete dati che troppo spesso si stanno verificando nel territorio amiatino”.  Lo dicono  i consiglieri regionali del Pd Simone Bezzini e Stefano Scaramelli che sollecitano con urgenza ai gestori privati  interventi di miglioramento delle infrastruttura telefonica  e della rete esterna con particolare riferimento al comune di Abbadia San Salvatore .Per questo Bezzini e Scaramelli   hanno appena depositato un’interrogazione con riferimento proprio agli ultimi episodi, in particolare quelli del 26 luglio e del 4 luglio quando il black-out ha coinvolto oltre Abbadia San Salvatore , Castiglione d’Orcia e Piacastagnaio . L’atto è rivolto al presidente della giunta regionale a cui si chiede “quali azioni di sollecito intenda intraprendere nei confronti dei gestori competenti affinché siano forniti chiarimenti in merito agli episodi accaduti e venga comunicato quali operazioni i gestori intendano mettere in atto per garantire il ripristino e la piena funzionalità della linea , prevedendo anche uno specifico adeguamento alle esigenze del territorio”. I due esponenti del gruppo Pd in Regione  fanno riferimento al Piano regionale di sviluppo 2016-2020 chiedendo quali siano gli interventi di potenziamento delle reti telematiche e delle infrastrutture informatiche programmati e ad oggi messi in atto sull’area dell’Amiata.

“Il disagio degli ultimi giorni- spiegano Simone Bezzini e Stefano Scaramelli–  è solo uno dei molti che si sono ripetuti negli ultimi tempi; nello specifico, l’ultimo sembra da riferire a un atto vandalico da parte di ignoti al cavo di fibra ottica. Ma oltre a questo tipo di danneggiamenti, avvengono, soprattutto nel periodo invernale, episodi di guasti e interruzioni causate da problematiche collegate ad eventi meteorologici di severa intensità che creano notevoli difficoltà alle popolazioni che risiedono in quel territorio. ” Intervenire per risolvere la situazione, per Bezzini e Scaramelli, non è più procrastinabile . “Sarebbe per lo meno necessario – concludono Bezzini e Scaramelli– prevedere una richiusura ad anello ed una doppia via di comunicazione trattandosi di una linea di dorsale ad unica via che alimenta, oltre il punto interessato dal guasto, circa 10mila abitanti  e permette la realizzazione di servizi essenziali”

 

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