Biblioteca Universitaria di Pisa, ok del Consiglio a mozione Pd. Nardini: “Patrimonio inestimabile, torni presto ad essere fruibile nella nostra città”


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Approvata questa mattina in commissione Sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione e formazione la mozione, prima firmataria Alessandra Nardini, che chiede anche alla Regione Toscana di far sentire la propria voce affinché la BUP torni presto ad essere  accessibile e fruibile.

“L’Università di Pisa, insieme alla Scuola Normale Superiore e alla Scuola Superiore Sant’Anna, sono presidio d’eccellenza a livello nazionale e internazionale. La macchina della conoscenza e della cultura, a Pisa, attrae ricercatori e studiosi da tutto il mondo, e quindi riteniamo doveroso e urgente che il recupero e la  riqualificazione funzionale della Biblioteca Universitaria, fulcro culturale dell’intero sistema universitario cittadino, avvenga quanto prima. Con questa mozione, pertanto, chiediamo che  anche la Regione Toscana  faccia la propria parte, sollecitando il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in relazione alle proprie competenze, a dare attuazione agli interventi necessari e l’Università di Pisa affinché lo supporti in questo. Obiettivo di tutti deve essere quello di riaprire, finalmente, questa realtà di grandissimo valore per il sapere della nostra regione e non solo”. Così Alessandra Nardini, consigliera Regionale Pd, illustrando questa mattina in Commissione la mozione In merito alle prospettive di riapertura al pubblico della Biblioteca Universitaria di Pisa”sottoscritta anche dai Consiglieri pisani Pd Antonio Mazzeo Andrea Pieroni e dai colleghi  Leonardo Marras,Gianni AnselmiFrancesco Gazzetti e Marco Niccolai.

 “La Biblioteca Universitaria di Pisa conta un capitale cartaceo di circa 600.000 volumi, comprensivi di numerose “cinquecentine” ed oltre 2000 riviste di varia natura – continua Nardini –  È di questi giorni la notizia dello spostamento dei volumi a Lucca, un trasloco, peraltro, da quanto leggiamo sui giornali, ancora in corso, che quindi ci fa temere tempi ancora lunghi per l’intera operazione di riapertura.  Ovviamente vogliamo che, in questa fase,  sia tutelato e messo in sicurezza il patrimonio di volumi, ma auspichiamo che quanto prima possa tornare a Pisa e sia accessibile e fruibile all’utenza. La nostra città vanta un ecosistema del sapere invidiabile, difficilmente paragonabile nel resto del Paese, per la qualità della formazione e per l’intero indotto socio economico che è riuscita a creare negli anni. Il fatto che, ancora,  non si riesca ad avere certezze sui tempi per la riapertura della Biblioteca Universitaria appare come una nota stonata.  Occorre quindi un forte impegno da parte di tutti noi, istituzioni e soggetti coinvolti,  per questo ci uniamo all’appello di chi vuol far tornare a vivere, e al più presto, questo straordinario luogo di ricerca e di conoscenza – conclude Nardini– Con questo atto chiediamo anche alla Regione, da sempre attenta e sensibile a questi temi, di essere  protagonista nella ricerca di sinergie che sfocino in un esito positivo: di fronte alla più preziosa delle ricchezze che l’uomo ha creato, la conoscenza, non possiamo che rimboccarci le maniche e fare di tutto per renderla fruibile nel contesto che merita”.

 

 

 

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