Bretella Signa-Prato, gli interventi di Monia Monni e Paolo Bambagioni (Pd)


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Bretella Signa-Prato, Monia Monni (Pd): “Oggi la priorità è realizzare  un’opera più sostenibile, meno impattante, ma necessaria”

La vice capogruppo: “Dopo 12 anni è il momento delle soluzioni adeguate al territorio e giuste per i cittadini”

 La vicenda della Bretella Signa-Prato è stata dolorosa per i cittadini dei comuni interessanti che, per anni, hanno subito il danno di non vedere realizzata un’opera strategica per quel territorio e per la Toscana tutta. Oggi però, grazie al voto unanime del Consiglio regionale su una mozione emendata dal Gruppo del Partito Democratico, si sono poste basi solide per il finanziamento di un’infrastruttura, già in corso di progettazione, che sia sostenibile in termini economici ed ambientali. Non spettava al Consiglio individuare responsabilità per le quali si sono svolte indagini e processi, che,  è giusto ricordare, non hanno visto il coinvolgimento di alcun soggetto pubblico. Nostro compito è quello di far sì che la “bretella” da fantasma divenga opportunità di sviluppo ed è in questa unica direzione che il Pd intende lavorare”. Così la vice capogruppo Monia Monni (Pd) che stamani in aula ha illustrato gli emendamenti alla mozione di Donzelli sulla bretella Signa-Prato

 

 Bretella Signa-Prato. Bambagioni (Pd): “Chiudere con il passato il male minore. Ma l’opera resta una priorità e l’impegno della Regione continua”

“Quella della bretella Signa-Prato è una vicenda di cui si discute da 20 anni e nella quale in passato, è doveroso ammetterlo, sono stati fatti degli errori e sono andate sprecate delle risorse, legate al contributo anticipato dalla Regione Toscana di circa trenta milioni di euro previsto negli accordi di project financing. Quell’accordo fu un errore, perché non si sarebbero dovuti spendere soldi fino all’avvio dei lavori. E’ per stigmatizzare questo che abbiamo sostenuto la mozione presentata dal consigliere Donzelli (FdI). E anche perché, in ogni caso, con gli emendamenti del gruppo PD si ribadisce l’impegno affinché l’opera rimanga nel programma strategico regionale, e venga realizzata a due corsi anziché a quattro” – dichiara il consigliere regionale Pd Paolo Bambagioni.

 

“Facendo riferimento agli errori del passato, è bene precisare che su questi hanno inciso due aspetti: l’eccessiva richiesta di opere collaterali che hanno fatto crescere i costi e allungare a dismisura i tempi, questo ha determinato il fatto che quando i lavori sarebbero potuti partire, il contesto era radicalmente cambiato e non c’erano più imprenditori disposti ad impegnarsi nel project. Infine, va detto con chiarezza che il lavoro della magistratura si è concluso senza il rinvio a giudizio di nessun soggetto pubblico, e che la decisione presa nella scorsa legislatura dalla Giunta regionale di revocare la concessione dei lavori è stata giusta, perché ha reso possibile almeno limitare i danni. Adesso c’è l’impegno a ripartire con la nuova progettazione, che prevede il nuovo ponte sull’Arno, e che comunque potrà avvantaggiarsi dei lavori e dei progetti già fatti senza ripetere gli errori del passato”  – conclude Paolo Bambagioni (Pd).

 

 

 

 

 

 

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