Carceri, Consiglieri regionali Pd visitano Sollicciano, “Gesto anche simbolico a un anno dall’appello di Napolitano”


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“Poco è cambiato, ancora molti i problemi e le carenze strutturali”, dicono Saccardi e Brogi

solliccianoFIRENZE 08.10.2014 (c.b.) Cinque consiglieri regionali del Pd – Enzo Brogi, Severino Saccardi, Vanessa Boretti, Daniela Lastri e Simone Naldoni – hanno visitato questa mattina il carcere di Sollicciano a Firenze.

«Alcuni di noi – spiegano Saccardi e Brogi – erano già stati in visita a Sollicciano e in altri istituti toscani. Tornare oggi nel più grande carcere della Toscana ci è sembrato un gesto simbolico, a un anno esatto dal messaggio del Presidente Napolitano alle Camere sulle condizioni carcerarie. Purtroppo a Sollicciano, le cose non sono cambiate un granché, se si eccettua una diminuzione della popolazione carceraria, che è passata da 1050 a circa 700 detenuti. Rimangono molto problematici alcuni aspetti, che rendono difficili le condizioni di vita all’interno dell’istituto fiorentino. In particolare – continuano Brogi e Saccardi – abbiamo potuto constatare la presenza di diverse infiltrazioni d’acqua nei padiglioni e addirittura qualche cedimento strutturale nella sezione femminile, nei locali della chiesa e del teatro. Permangono inoltre i problemi tipici della condizione carceraria nel nostro paese: sezioni giudiziarie ancora troppo affollate, una popolazione giovane, con un gran numero di stranieri, molti dei quali dietro le sbarre per reati legati alle tossicodipendenze. Reati, come abbiamo detto più volte, su cui si potrebbe intervenire in altro modo. Durante la nostra visita, abbiamo poi sollevato una questione relativa all’assistenza spirituale dei detenuti, presente oggi solo per quelli di fede cristiana. Sono tutte questioni – concludono i consiglieri regionali – che continueremo a portare all’attenzione del garante regionale dei detenuti e delle istituzioni, con l’intento di provare a dare un contributo alla soluzione dei problemi, in particolare quelli più urgenti relativi alle strutture che richiedono interventi di ristrutturazione».

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