Castello di Sammezzano (Reggello), Vadi e Capirossi (Pd) “Sammezzano sia valorizzato e resti accessibile al pubblico”


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13151779_1215929875114652_5231104107606587038_n“Il Castello di Sammezzano mantenga fruibilità e accessibilità pubblica. Indipendentemente da chi ne acquisirà la proprietà”. E’ stata approvata oggi dalla  seconda commissione del Consiglio regionale toscano la mozione che vede come prime firmatarie le consigliere regionali del Partito Democratico Valentina Vadi e Fiammetta Capirossi.  La mozione, scritta con il contributo del Movimento 5 Stelle ha come oggetto la salvaguardia  e la valorizzazione del Castello del Comune Reggello, uno dei più importanti esempi di architettura orientalista in Italia, attualmente in vendita all’asta dopo circa 15 anni di disinteresse da parte della proprietà che lo acquistò nel 1999.

“Il tribunale – spiegano Vadi e Capirossi – al momento ha rimesso all’asta per il 24 maggio il castello con un ribasso del prezzo d’asta del 25%. A quale che sia la proprietà futura noi chiediamo che si possa mantenere la necessaria accessibilità e fruibilità pubblica. L’importante lo ribadiamo è che non si chiudano le porte di Sammezzano e ne sia valorizzata la sua storia e la sua bellezza”.

Nell’atto si fa presente che il castello che si trova specificatamente nella frazione di Leccio, è sempre stato di proprietà privata. Dagli anni 70 fino al 1990 è stato adibito ad hotel di lusso per poi essere stato chiuso  e venduto all’asta nel 1999 alla società italo-inglese  Sammezzano-Castle che attualmente lo ha messo in vendita.

La costruzione eclettica in stile moresco  risale al 1605 ed è stata voluta dagli Ximenes D’Aragona. Si tratta di un complesso importante che oltre al castello comprende altri 13 edifici  e un grande parco di notevolissimo valore botanico, storico e culturale. Di recente il castello è stato anche impiegato come set cinematografico per importanti realizzazioni come il film “Il racconto dei racconti” di Garrone o per immagini del film sulla vita di Oriana Fallaci.

“Grazie all’attività e alla sensibilizzazione su questo bene portata avanti dai volontari e dalle realtà associative locali, il caso del castello ha avuto una discreta risonanza nazionale – proseguono le consigliere – il fascino e l’attrattiva che continua ad esercitare questo complesso con la sua storia e la sua architettura è ampiamente dimostrato dalle 11.600 richieste di visita che sono giunte per la sua ultima apertura pubblica, a fronte di solo 800 persone che hanno potuto godere della bellezza di questo luogo. Non possiamo dunque rischiare che un bene così importante dal punto di vista storico-culturale continui a versare in stato di abbandono o venga sottratto alla fruizione del pubblico”. “La regione Toscana – concludono Vadi e Capirossi – ha tra i punti principali del suo Statuto la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico artistico e paesaggistico, per questo lo scorso 13 aprile insieme a tanti consiglieri di tutte le forze politiche siamo stati a Sammezzano per ribadire che quella “bellezza” appartiene a tutti, a prescindere dalla proprietà che lo attende”.

 

 

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