Approvata mozione unitaria, primo firmatario Stefano Baccelli
Procedere verso la più celere possibile chiusura della discarica di Cava Fornace di Montignoso (Ms) e Pietrasanta (Lu). E’ questo l’impegno che il Consiglio regionale ha affidato alla giunta toscana votando una mozione unitaria, primo firmatario il presidente della commissione ambiente Stefano Baccelli e siglata anche dal capogruppo Leonardo Marras e dal consigliere massese Giacomo Bugliani.
Il documento impegna la giunta regionale anche “ad attivarsi per provvedere ad una contestuale e risolutiva realizzazione di uno specifico piano di messa in sicurezza e bonifica ambientale dell’area su cui risiede l’impianto per la gestione dei rifiuti”.
Nel suo intervento in aula per presentare la mozione, il presidente Baccelli ha ringraziato tutti i gruppi politici per aver concordato una posizione unitaria e ha ricostruito gli ultimi atti della vicenda relativa alla discarica di Cava Fornace. In particolare Baccelli ha ricordato l’attività di controllo effettuata da Arpat negli ultimi due anni che aveva evidenziato forti criticità su una serie di parametri, soprattutto quelli riguardanti le percentuali prescritte nei rapporti tra rifiuti inerti e rifiuti contenenti amianto, tanto da concludere il rapporto con l’esito di “non conformità” dell’impianto. “Sono seguite alcune istanze da parte dei cittadini residenti – ha aggiunto Baccelli – e di recente, i Comuni di Montignoso, Pietrasanta, Seravezza e Forte dei Marmi hanno approvato atti di indirizzo volti a richiedere la chiusura dell’impianto. Sono soddisfatto per questo pronunciamento del Consiglio – ha concluso Baccelli – anche perché la discarica insiste in un’area attigua ad alcuni centri abitati, per di più in una zona di rilievo paesaggistico, e con la presenza del lago di Porta e di attività agricole nelle vicinanze».
«Abbiamo ascoltato la voce delle istituzioni locali e dei cittadini che ci chiedevano di intervenire – ha commentato Giacomo Bugliani dichiarando in aula il voto favorevole del Pd – Ora spero che la giunta regionale voglia procedere velocemente all’emanazione del provvedimento di chiusura e agli atti conseguenti indicati nella nostra mozione».