Chianti patrimonio dell’umanità. Capirossi (PD): “Il territorio simbolo della Toscana da tutelare come bene di tutto il mondo”


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Approvata la mozione che promuove la candidatura del territorio e della cultura chiantigiana all’Unesco

“Il paesaggio del Chianti, inteso nella sua totalità, è probabilmente la prima immagine che viene in mente quando si parla di Toscana, in tutto il mondo – spiega la consigliera Fiammetta Capirossi presentando in aula la mozione –. Un patrimonio per le comunità che lo vivono, ma anche per i visitatori che per periodi più o meno brevi possono apprezzarne le caratteristiche, uniche, che lo contraddistinguono. Da questa consapevolezza è nata la richiesta avanzata dalla Fondazione per la tutela del territorio del Chianti classico perché sia riconosciuto come sito patrimonio dell’umanità. Ho sentito il dovere di promuovere una mozione, firmata da molti colleghi del Gruppo del Partito Democratico e approvata questa mattina dall’aula del Consiglio regionale, per chiedere alla Giunta regionale di supportare questa richiesta e sostenerne l’iter procedurale con i ministeri competenti che sono il Ministero per i Beni e le attività culturali e il Ministero delle politiche agricole e forestali”.

Vasta, montuosa, boschiva e agreste contrada, celebre per i suoi vini, per il saluberrimo clima e più celebre ancora per la sua posizione geografica, la quale può dirsi il centro della Toscana Granducale, così Repetti definisce il territorio del Chianti classico nel Dizionario geografico fisico e storico della Toscana del 1833.

“La peculiarità che caratterizza il Chianti è riconosciuta storicamente – prosegue Capirossi –, negli anni sono state diverse le iniziative di conservazione e gestione del territorio e hanno definito con chiarezza tratti geografici e culturali che lo distinguono da altre zone della regione. Il riconoscimento di sito patrimonio dell’umanità, dunque, sarebbe un passo avanti necessario e coerente che potrebbe garantire misure a favore della conservazione e della valorizzazione, oltre a rappresentare un ulteriore, importante, strumento di promozione dell’intera Toscana”.

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