Coronavirus, Approvata risoluzione maggioranza in Consiglio regionale


Share

Approvata anche risoluzione all’unanimità sugli effetti economici

Leonardo Marras: “Preoccupati ma non spaventati, rispettare le regole delle emergenze”

“Proseguire ogni iniziativa utile volta a tutelare al meglio la salute dei cittadini e di tutte le persone presenti in Toscana, nonché degli operatori sanitari e dei volontari, rispetto alla situazione di emergenza provocata dall’allerta in merito alla diffusione di una sindrome simil-influenzale causata da coronavirus, mettere a disposizione del sistema sanitario regionale ogni mezzo e strumento utile per prevenire tale diffusione, nonché a garantire una quanto mai efficiente presa in carico dei casi di sospetto contagio”.

E’ questo l’impegno affidato alla giunta toscana da una risoluzione approvata oggi dal Consiglio regionale e presentata dai capigruppo di maggioranza Leonardo Marras (Pd), Stefano Scaramelli (Iv) e Serena Spinelli (Mdp-Art. 1) e che fa seguito alla comunicazione svolta ieri in aula dall’assessore alla sanità Stefania Saccardi.

“La Regione Toscana – si legge nella risoluzione –  ha messo in atto fin da subito tutte le misure di prevenzione e le conseguenti procedure operative previste dalle indicazioni ministeriali, in stretto contatto con il commissario straordinario nazionale, al fine di contenere al massimo la situazione di emergenza provocata dall’allerta in merito alla diffusione di una sindrome simil-influenzale causata da coronavirus;

le molteplici iniziative di prevenzione assunte dalla Regione Toscana, in particolare quelle attuate in accordo con il Consolato cinese per quanto concerne la citata permanenza volontaria fiduciaria a domicilio degli oltre 1.300 persone rientrate dal Capodanno cinese in Toscana, hanno favorito una diffusa presa di coscienza delle forme di precauzione necessarie alla diffusione del contagio; deve rimane, pur tuttavia, alta l’attenzione circa l’evolversi della situazione al fine di limitare al massimo la diffusione del contagio in oggetto sul territorio toscano”.

Inoltre, nel documento si ritiene “che su un tema delicato, come quello della salute dei cittadini, sia doveroso garantire il massimo impegno e collaborazione tra istituzioni, professionisti del sistema sanitario e degli stessi cittadini, affinché tale situazione venga affrontata in modo efficace, unitario e condiviso, rifuggendo, al contempo, ogni tentativo di strumentalizzazione politica in merito, bensì ricercando la massima condivisione in merito alle misure da adottare e tenendo ferma il necessario coordinamento con le direttive” e si esprime “grande vicinanza e pieno sostegno a tutti i medici, infermieri, personale tecnico e volontari del sistema sanitario regionale impegnato in queste ore nella gestione della situazione di emergenza provocata dall’allerta in merito alla diffusione di una sindrome simil-influenzale causata da coronavirus” ed “apprezzamento nelle misure proporzionate e progressive messe in atto fin qui dalla Regione Toscana, in accordo con le disposizioni ministeriali”.

E’ stata poi approvata anche una risoluzione unitaria che impegna la Regione “tramite la seconda commissione consiliare permanente, a convocare d’urgenza le categorie economiche e sociali al fine di individuare misure puntuali e rispondenti alle necessità delle attività produttive toscane”.

«E’ comprensibile ed è giusto che ci sia preoccupazione da parte di tutti – ha detto Leonardo Marras intervenendo nel dibattito in aula – Ma non possiamo permetterci di essere spaventati. Nelle emergenze ci sono delle regole ferree da rispettare: la catena di comando, che non va messa in discussione, l’equilibrio e la proporzionalità delle scelte, la direzione affidata a chi ha mandato a rappresentare i cittadini e il grande rispetto di questa responsabilità. Per questo, il sapore di talune speculazioni risulta piuttosto amaro ed esse vanno evitate in ogni modo. Intanto la Regione sta svolgendo con serietà il suo ruolo, ed è stato positivo l’incontro con i sindaci toscani nell’ottica di una capacità di condivisione. Certo – – ha concluso Marras – è possibile fare di più e certamente occorre un salto di qualità sull’informazione».

Share