Start Up Innovative, via libera alla nuova legge regionale. Mazzeo (PD): “Oltre 5 milioni per chi vuole investire sul futuro della Toscana”


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Approvata oggi dall’aula del Consiglio regionale la proposta di legge per il sostegno alle imprese start up innovative, presentata poche settimane fa dai consiglieri del Partito Democratico, primo firmatario Antonio Mazzeo che commenta: «Sono, e siamo, orgogliosi di questa legge perché si tratta della prima norma organica sul tema delle start up che facciamo in Toscana, una proposta che nasce dal basso, dopo aver ascoltato circa cento realtà imprenditoriali sul territorio. Stanziamo 5,5 milioni di euro diretti sul biennio 2020-2021, oltre ad una serie di contributi indiretti, attraverso la riduzione delle tasse e facilitazioni per l’accesso al credito di questa tipologia di aziende. È un primo passo, che utilizza le risorse del Fondo europeo attualmente disponibili, ma contiamo di integrarle ulteriormente nei prossimi anni. L’obiettivo principale – prosegue – è dare riposte concrete per sostenere chi prova a scommettere sul suo futuro qui in Toscana nella consapevolezza che, come istituzioni, dobbiamo dare un aiuto e un sostegno a queste realtà nella fase più delicata che è quella iniziale. Credo si tratti di una scelta importante, in controtendenza, che va nella direzione per cui la ricerca e l’innovazione si possano trasformare in valore strutturale per il nostro territorio. L’obiettivo è che la Toscana possa essere protagonista di un nuovo rinascimento digitale».

 

“Ho sostenuto sin da subito con convinzione questa legge perché è un ulteriore passo verso il mondo imprenditoriale ed, in particolare, verso l’impresa giovanile – commenta Gianni Anselmi, presidente della commissione Sviluppo economico –. In questi anni l’impegno della nostra commissione e della Regione in questo senso è stato massimo: abbiamo messo a disposizione di chi sceglie di investire in Toscana molti strumenti di supporto e semplificazione e con questa legge aggiungiamo al sistema ulteriori misure per accompagnare la nascita e le crescita delle imprese che guardano all’innovazione, alla ricerca, allo sviluppo. La norma assume poi ancora maggior valore se si pensa che la quasi totalità dei fondatori di start up è under 35”.

 

“Con questa legge il Consiglio regionale scommette sulle start up e sull’imprenditoria giovanile all’interno dell’economia toscana. Una legge a cui hanno contribuito i Giovani Democratici della provincia di Pisa. La nostra organizzazione giovanile è da sempre vicina alle esigenze sia delle generazioni di studenti, sia di coloro che si affacciano al mondo del lavoro, anche attraverso l’iniziativa imprenditoriale. Sta alle istituzioni, a partire dall’utilizzo dei fondi europei, dare lo slancio di partenza, anche economico, a idee innovative, quasi sempre promosse da giovani under 35, che altrimenti non avrebbero le forze finanziarie per partire”. Così Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano.

La proposta di legge si articola in 4 grandi capitoli: sostegno diretto, sconti fiscali, costruzione distretti tecnologici e semplificazione per i bandi regionali.

Nel dettaglio, le misure a sostegno delle start up cosi articolate:

Sostegno diretto:

  • sostegno alle start up prima della nascita (o quelle nate negli ultimi 6 mesi) con finanziamento fino a 50k a fondo perduto e fino a max 80% dei costi ammissibili (1,5 milioni di euro stanziati per biennio);
  • sostegno da un punto di vista finanziario (alla luce delle difficoltà di accesso al credito) attraverso la creazione di una sezione speciale del fondo garanzia speciale dedicata alle start up
  • inserimento nel capitale di rischio delle imprese: se un investitore privato investe una cifra, la Regione investe la stessa cifra con le stesse condizioni (1 milione per 2020 + 1 milione per 2021);
  • sostegno alle imprese attraverso l’acquisizione temporanea di management esterno per farle crescere (1 milione per 2020 + 1 milione per 2021);

Sconti fiscali:

sconto 0,92 punti percentuali sull’ Irap per 3 anni ad aziende che si costituiscono nel biennio oltre a una deduzione della base imponibile Irap pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di macchinari innovativi.

Distretti tecnologici:

la proposta prevede la costruzione di distretti tecnologici (mettendo insieme realtà che sviluppano le medesime tecnologie) in analogia ai distretti industriali.

Semplificazione:

azione tesa alla semplificazione per partecipare ai bandi regionali, poiché  a volte per le imprese piccole una simile procedura costa più degli eventuali benefici che riceverebbero.

 

 

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