Covid19 e disturbi psicologici, “Più servizi territoriali per rispondere alla crescente domanda”


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Il Consiglio regionale approva risoluzione presentata dalla commissione Sanità presieduta da Enrico Sostegni, Le dichiarazioni di Sostegni e Vannucci (Pd)

“Implementare l’offerta di servizi psicologici all’interno del servizio sanitario regionale, anche valutando la realizzazione di specifici progetti sperimentali, come quello presentato dall’Ordine degli Psicologi della Toscana denominato “psicologo nelle Case della salute”.

E’ questo l’impegno principale affidato alla giunta regionale da una risoluzione votata oggi in aula, frutto di un lavoro svolto in commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Enrico Sostegni (Pd).

«Il tema del benessere mentale in questo periodo di emergenza pandemica – ha spiegato Sostegni presentando la risoluzione – ha assunto una certa importanza anche in Toscana, dove emerge una crescente domanda di presa in carico dei bisogni di ambito psicologico. Per questo abbiamo ritenuto opportuno ascoltare il presidente dell’Ordine degli psicologi per avere un quadro più dettagliato della situazione e quindi elaborare alcune proposte ed impegni per la Regione. Sono noti i dati riferiti al peggioramento della condizione psicologica, particolarmente accentuata in alcune fasce d’età e categorie, in particolare il riferimento è all’infanzia e alla popolazione in età scolare, con rilevanti aumenti di stati di tristezza e apatia, crisi di collera, alterazione del rapporto con il cibo e altre patologie. I tre numeri verdi attivati dall’Ordine degli Psicologi in Toscana hanno registrato 800 accessi in meno di due mesi.

Il sistema regionale – ha proseguito Sostegni – si è posto da tempo l’obiettivo di creare una rete integrata di servizi sanitari e sociali e, a tal fine, ha delineato e individuato nella Casa della salute un modello di sanità territoriale per la presa in carico della domanda di salute e di cura. E proprio su queste strutture poggia la proposta dell’Ordine, denominata “psicologo nelle Case della salute”, con la possibilità quindi di prevedere in via sperimentale la presenza di questa figura nell’ambito dei servizi di rete integrati delle Case, rafforzando quindi l’offerta di salute. Infine, la risoluzione affronta un’altra questione fondamentale, quella dell’istituzione a livello nazionale del servizio di psicologia di cure primarie e su questo abbiamo chiesto che la giunta regionale si attivi nei confronti del Parlamento e del Governo per discutere ed approvare i disegni di legge presentati».

«La Toscana – aggiunge Andrea Vannucci, consigliere regionale Pd componente della commissione Sanità – è la regione in cui il consumo di antidepressivi è più diffuso. È un dato che fa riflettere. Durante il lockdown della primavera scorsa l’Ordine degli psicologi della Toscana, insieme al Comune di Firenze, ha attivato un call center di supporto psicologico alla cittadinanza. Un servizio molto apprezzato e utile per tanti nostri concittadini, ma il supporto psicologico deve essere valorizzato anche al di fuori dell’emergenza.
E’ necessario dare valore alla professione dello psicologo e dello psicoterapeuta, a partire dalle istituzioni. L’atto votato quest’oggi va in questa direzione e lo ritengo un passo molto rilevante».

 

 

 

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