“Custodi della montagna”, approvata la legge regionale


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Il primo firmatario  Vincenzo Ceccarelli: «Incentivi e contributi per chi lavora e svolge attività sociali in montagna».

«Con questa legge mettiamo in campo misure concrete per rivitalizzare l’economia e il tessuto sociale dei territori montani e delle aree interne, non attraverso sussidi bensì sostenendo il lavoro, le attività economiche, le attività sociali in favore delle comunità locali e la custodia del territorio».

Con queste parole Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd e primo firmatario della legge, commenta con soddisfazione l’approvazione della legge denominata “Custodi della montagna” avvenuta questa mattina in aula.

«Da molti anni assistiamo ad un fenomeno di spopolamento delle aree montane, da dove i cittadini, soprattutto i più giovani, si spostano verso i grandi centri urbani – spiega Ceccarelli – Per contrastare questo esodo e permettere a chi vuole di rimanere a vivere in questi territori, che hanno un grande valore e rappresentano una grande ricchezza per la Toscana, dobbiamo garantire l’adeguato accesso ai servizi ma soprattutto sostenere il lavoro, incentivando la creazione di nuove attività economiche e commerciali. Come pure è necessario mettere in campo azioni per rivitalizzare il tessuto sociale e la cura del territorio».

«Abbiamo apportato alcune migliorie al testo – spiega Mario Puppa, vicepresidente della commissione Sviluppo economico -. E’ stato ampliato il bando alle imprese che si trovano a 500 metri sul livello del mare e non più a 600. Inoltre, tra i criteri di priorità ci sono l’ubicazione della sede operativa in comuni montani, “più alto è l’indice di disagio più viene riconosciuta priorità all’impresa” e “dove c’è una minor presenza di attività produttive” e “lo svolgimento di attività in ambito commerciale”. Siamo consapevoli che non sarà certo sufficiente questa legge a risolvere tutti i problemi, ma siamo convinti che possa rappresentare un passo in avanti e un segnale importante da dare a questi territori».

La legge approvata oggi  prevede anche un contributo aggiuntivo, pari al 20%, nel caso in cui le imprese stipulino con il Comune un “patto” finalizzato alla tutela del territorio in ambito forestale, la cura del territorio in generale o attività sociali in favore della collettività. Infine, per sostenere anche il mantenimento delle imprese esistenti, si prevede per coloro che già operano su quei territori la possibilità di stipulare con il Comune patti di territorialità e di ottenere un contributo a fondo perduto di 15mila euro in 5 anni. 

«Si tratta di una legge innovativa a livello nazionale, una sperimentazione ambiziosa, per dare un sostegno a chi lavora e vive in montagna – aggiunge Ceccarelli – In questi mesi la Regione ha messo al centro i temi dello sviluppo delle aree interne e montane, con l’istituzione di un’apposita commissione del Consiglio regionale e la predisposizione di tante proposte sul lavoro e sui servizi. Noi vogliamo ridurre le diseguaglianze territoriali facendo sì che le aree interne e montane possano crescere allo stesso livello delle aree urbane e che tutti i cittadini abbiano le stesse possibilità indipendentemente dal luogo in cui vivono».

 

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