Piano per l’economia circolare, ok del Consiglio alla risoluzione Pd


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Ceccarelli, De Robertis e Fratoni: “Occasione persa dalle minoranze di dare loro contributo. Andiamo avanti”.

«Vorrei innanzitutto stigmatizzare l’atteggiamento della minoranza che si è sottratta al dibattito e quindi alla facoltà di dare le proprie indicazioni per gli indirizzi che il Consiglio ha assunto per la redazione di un importante strumento di pianificazione e di programmazione. Abbiamo avuto la conferma che, più che rilevare vizi procedurali, il loro è stato un atto di carattere politico teso a strumentalizzare l’iter che stiamo seguendo con il solo scopo di ritardare la redazione del Piano, per poi magari poter affermare che la Toscana non ha un piano dei rifiuti e delle bonifiche. Dispiace anche vedere strattonato il ruolo del segretario generale del Consiglio, al quale rinnoviamo la nostra stima ma che non è chiamato a dare dei pareri di legittimità, pareri che eventualmente spettano al Collegio di garanzia».

Lo ha detto Vincenzo Ceccarelli, al termine del dibattito sulle risoluzioni collegate all’Informativa della Giunta regionale sul documento preliminare al Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti e delle bonifiche (Piano per l’economia circolare). 

«Noi  – ha aggiunto Ceccarelli – abbiamo deciso di stare al merito, abbiamo preso atto della delibera di Giunta che ha formalizzato di aver seguito correttamente le procedure nel rispetto di tutte le leggi e di tutti i regolamenti. Nel merito noi abbiamo detto cose chiare, apprezzando la comunicazione dell’assessora Monni, e abbiamo ribadito che la Toscana ha bisogno di anticipare gli obiettivi indicati dall’Europa per quanto riguarda la raccolta differenziata, per quanto riguarda il riciclo e il riuso dei rifiuti e che abbiamo bisogno della dotazione impiantistica che ci renda autosufficienti non soltanto come regione ma anche nei vari territori. Con un occhio di riguardo anche ai rifiuti speciali prodotti dalle aziende e un’attenzione particolare alla sostenibilità delle tariffe, perché le famiglie ovviamente soprattutto in fasi difficili come quella che attraversiamo, hanno bisogno di non essere ulteriormente gravate da altri oneri. Dalla collaborazione tra la Giunta e il Consiglio regionale – ha concluso Ceccarelli – sicuramente nascerà questo importante strumento di programmazione e pianificazione, che sarà molto utile ai cittadini, all’ambiente, alle imprese, al sistema economico e sociale».

«Oggi – ha spiegato la presidente della commissione Ambiente e Territorio Lucia De Robertis – inizia il vero lavoro, in collaborazione con l’assessora Monni, nella commissione che presiedo, che sarà la base sulla quale ci confronteremo con tutti i componenti fianco a fianco con i gestori e tutti i soggetti che avranno, attraverso la commissione, la possibilità di portare osservazioni su questo Piano. Rappresentiamo il territorio, rappresentiamo i cittadini, rappresentiamo le imprese, quindi l’atteggiamento di stamani delle opposizioni è veramente un po’ strano: hanno abdicato al ruolo di fare proposte e in fondo per noi è abbastanza grave. Spero che in commissione ci possano essere le condizioni per un cambiamento di clima e che possano portare il loro contributo. Noi lo faremo, come l’abbiamo sempre fatto, insieme all’assessora e alla Giunta porteremo avanti le istanze della cittadinanza toscana”.

«Come ebbi modo di dire da assessora regionale all’Ambiente – ha concluso Federica Fratoni –  sui temi dell’economia circolare possiamo davvero essere all’avanguardia e nella comunicazione fatta dall’assessora Monni, che ringrazio per aver richiamato il lavoro fatto nello scorso mandato, si dice esattamente che questa è la strada da seguire. Una Regione, la nostra, arrivata prima in Italia con una legge sull’economia circolare moderna, attuale e che oggi intende interpretare quelle che sono le sfide europee con un occhio all’innovazione, con la volontà di dare risposte concrete non solo ai cittadini ma allo stesso sistema produttivo».

 

La risoluzione approvata dal Consiglio regionale e proposta dal Pd prevede alcuni impegni affidati alla Giunta regionale.

In paricolare:Proseguire il percorso di formazione del Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti e delle bonifiche (Piano per l’economia circolare), recependo i contenuti della risoluzione già presentata dal Gruppo lo scorso anno, prestando particolare attenzione ad alcuni elementi. Promuovere una gestione sempre più sostenibile dei rifiuti, mettendo in campo ogni azione utile per aumentare la raccolta differenziata fino all’80% e il riciclo della materia fino al 65% entro il 2030 lavorando alla creazione di filiere produttive incentrate sui rifiuti come risorsa, riducendo al massimo la presenza di termovalorizzatori e discariche e favorendo la riconversione tecnologica degli impianti esistenti. Ribadire la contrarietà all’apertura di nuove discariche, programmando una progressiva riduzione del numero di quelle attive che porti la Toscana a traguardare gli obiettivi comunitari nel più breve tempo possibile. Tenere conto, all’interno della complessiva programmazione inerente la gestione dei rifiuti, della necessità di garantire un sistema tariffario sostenibile per i cittadini e le imprese, anche in relazione agli investimenti per gli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti da realizzare o da riconvertire. Continuare ad impegnare gli introiti del tributo speciale per i conferimenti in discarica per il deposito in discarica e in impianti di incenerimento senza recupero energetico dei rifiuti solidi, di cui alla l.r. 60/1996, al fine di sostenere le politiche di incentivazione della raccolta differenziata sul territorio regionale. Prevedere una adeguata dotazione impiantistica basata su tecnologie green e pienamente affidabili, anche tenendo conto degli esiti ed orientamenti che emergeranno a seguito dell’avviso pubblico esplorativo, in grado di garantire la piena autosufficienza regionale e dei diversi ambiti e territori della Toscana nella gestione dei rifiuti. Perseguire un necessario rafforzamento della dotazione impiantistica per il trattamento dei rifiuti speciali, in un’ottica di economia circolare a servizio delle imprese e dei distretti produttivi toscani, favorendo una sempre maggiore sinergia industriale tra gli impianti al fine di aumentare il reimpiego, il riuso e il recupero, degli scarti di produzione e minimizzare i fabbisogni di smaltimento in discarica sia delle fasi di produzione, che del successivo consumo”.

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