Disabilità, Melio e Giachi: «Accessibilità agli eventi culturali è un tema di civiltà. Serve una legge nazionale»


Share

L’Assemblea toscana ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal consigliere regionale Pd, Iacopo Melio, con cui si chiede di introdurre una normativa nazionale che garantista accessibilità alle persone con disabilità agli eventi culturali

«Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mia mozione per rendere gli eventi e gli spettacoli accessibili alle persone con disabilità – scrive in una nota il consigliere regionale Iacopo Melio – Come sappiamo, e la cronaca ce lo ricorda ad ogni occasione, cinema, stadi, palazzetti e teatri sono quasi sempre inaccessibili ai disabili e, quando lo sono, non garantiscono una comoda visione degli spettacoli, confinando chi ha una mobilità ridotta nelle ultime file “per motivi di sicurezza” o in aree apposite che, oltre ad essere ghettizzanti (non permettendo nemmeno di poter stare con le proprie amicizie ma da soli, con un solo accompagnatore) sono poste in zone comunque non strategiche. Eppure basterebbe semplicemente riorganizzare gli spazi (salvo quelli eccessivamente storici, ovviamente) per far sì che chiunque possa godersi gli spettacoli, come dovrebbe essere».

«Con la mia mozione – conclude Melio – si impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento affinché, per evitare una disomogeneità sul territorio nazionale, si possa predisporre una specifica disciplina per garantire la piena fruibilità degli eventi dal vivo, sensibilizzando inoltre gli organizzatori e gestori dei locali dove essi si svolgono».

“L’accessibilità agli eventi culturali è un tema di grande rilevanza e di civiltà su cui è necessario intervenire con una disciplina omogenea per tutto il territorio nazionale. L’auspicio è che si possa arrivare, quanto prima, ad una normativa che sappia assicurare alle persone con disabilità il diritto imprescindibile di partecipare, in sicurezza, agli spettacoli dal vivo, così come di poter fruire dell’offerta culturale presente nei diversi territori – dichiara la presidente della Commissione istruzione, formazione, beni e attività culturali, Cristina Giachi – Una questione che rientra, a pieno titolo, all’interno del grande capitolo del welfare culturale: un modello che integra la promozione della cultura al benessere delle comunità, che abbiamo messo al centro del percorso degli Stati Generali della Cultura e che intendiamo incentivare in tutti i territori della nostra regione. La cultura è motore di crescita, individuale e collettiva, e come tale non può fare a meno di svolgersi in luoghi e strutture accessibili a tutti».

 

Share