Disturbi Abuso Videogiochi, Approvata Mozione in Consiglio regionale su gaming disorder


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Il testo della mozione, presentato da Maurizio Marchetti è stato emendato da Nicola Ciolini che è intervenuto in aula per il gruppo PD

“Avviare da subito, all’interno dei Servizi per le Dipendenze (Ser.D.), i percorsi di formazione necessari per  la pianificazione e l’attivazione di percorsi dedicati ai cittadini affetti da gaming disorder, rivolgendo nella definizione  dei team specialistici di assistenza e cura particolare attenzione all’utenza minorenne”.

E’ questo l’impegno affidato alla giunta toscana da una mozione approvata oggi all’unanimità in Consiglio regionale, proposta da Maurizio Marchetti (FI) ed emendata dal consigliere Pd Nicola Ciolini.

Il gaming disorder, cioè i disturbi derivanti dall’abuso di videogiochi, è stato inserito recentemente come patologia riconosciuta dal World Health Assembly.

Si tratta di una patologia che si inquadra nell’ambito delle dipendenze e crea disturbi sia cognitivi che del sonno, soprattutto nei giovanissimi.

Nicola Ciolini ha motivato in aula il voto favorevole del gruppo Pd e ha illustrato gli emendamenti.

«Il personale dei Ser.D.  – ha spiegato Ciolini –sta da tempo confrontandosi con il gaming disorder, ovvero su un fenomeno da poco riconosciuto dai manuali diagnostici e statistici (l’ICD11 avrà efficacia dal 1 gennaio 2022)  che necessita di tempo per essere studiato e compreso. E’ necessario che i servizi per le dipendenze, oltre ad aver bisogno di acquisire conoscenze per trattare questa nuova tematica, valutino come strutturare l’avvio dei percorsi dedicati a tale patologia, poiché a differenza delle tematiche di cui si sono occupati fino ad ora, è facile prevedere che attireranno un’utenza per la maggior parte formata da minori e addirittura bambini, che necessita di spazi e luoghi dedicati. Di  conseguenza, ho proposto che  venga attivato un confronto approfondito tra personale del Ser.D. con i professionisti dell’Infanzia dell’Adolescenza e dei Centri di Consulenza Giovani al fine di  mettere in atto un percorso in grado di prendere in carico il disagio di questi ragazzi, che non si limiti alla comprensione e all’interdizione del comportamento, ma all’induzione di abilità nuove che consentano migliori livelli di benessere. Infine – ha concluso Ciolini – ho proposto che negli impegni per la giunta regionale si facesse riferimento ai percorsi di formazione».

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