Divieto di cumulo dei vitalizi, approvata all’unanimità legge Pd in Consiglio regionale


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12314376_1081762638502011_2089923393591808775_o (1)Gli interventi di Leonardo Marras, capogruppo Pd, Antonio Mazzeo, consigliere regionale e vicesegretario regionale e Giacomo Bugliani, presidente Prima commissione.

“No alla politica dei privilegi. Con l’approvazione di questa norma completiamo la riforma dei vitalizi già avviata dalla scorsa legislatura e facciamo partire dalla Toscana un’opera di equità. – ha commentato Leonardo Marras, capogruppo Pd Regione Toscana –. Oggi, il mantenimento dei vitalizi degli ex consiglieri è pari al costo del Consiglio e della giunta regionale, ed è inaccettabile. Questa norma è una risposta concreta al tema dei costi della politica”.

“I cittadini ci hanno chiesto con forza di intervenire sui costi della politica e noi come Pd lo abbiamo fatto abolendo un privilegio inammissibile. Rispetto a coloro che su questo tema fanno soltanto demagogia noi rispondiamo passando dalle parole ai fatti e lo facciamo primi in Italia. Una norma che speriamo possa essere presa da esempio anche dalle altre regioni”, così Antonio Mazzeo, consigliere regionale Pd e vicesegretario regionale.

“Un grande risultato quello raggiunto oggi: introduciamo per primi a livello nazionale il divieto di cumulo tra l’assegno vitalizio regionale e quello derivante da altre cariche elettive, come il mandato da parlamentare o europarlamentare. Abbiamo portato avanti un lavoro complesso in questi mesi per migliorare il testo e limarne ogni criticità. Abbiamo risolto i problemi legati a un’ipotetica ‘intrusione’ delle normative regionali in competenze statali, stabilendo la necessità di escludere soltanto il vitalizio erogato dalla Regione Toscana, non andando così a toccare attribuzioni di altri enti”.

“Abbiamo poi arginato la problematica che vedeva ogni vitalizio come un trattamento pensionistico a sé stante: la Corte costituzionale afferma che si può intervenire anche su un trattamento già acquisito per ragioni di bilancio e di contenimento della spesa previdenziale, come appunto nel caso del doppio vitalizio – in altre parole si può intervenire su un diritto acquisito se la misura è improntata sul criterio della ragionevolezza. Aspetti tecnici che, una volta studiati e perfezionati, ci hanno consentito di giungere a una normativa completa, approfondita che sancisce un passo in avanti nella lotta ai privilegi e nell’equità, in cui la Toscana fa da apripista in Italia”, così Giacomo Bugliani, presidente Commissione Affari istituzionali ha illustrato la legge durante la seduta odierna del Consiglio regionale.

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