Elezioni presidente della Repubblica, il Consiglio regionale ha scelto i suoi tre delegati


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Il centrosinistra indica Giani e Mazzeo. Il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli: «Rappresentanti toscani autorevoli e rappresentativi. Ci auguriamo siano partecipi dell’elezione di un degno successore di Mattarella»

Il Consiglio regionale della Toscana ha scelto i suoi tre delegati che parteciperanno alle votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica in rappresentanza della Regione Toscana. La maggioranza di centrosinistra ha indicato due di questi nomi: il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. Saranno 1009 i Grandi elettori chiamati ad eleggere il Capo dello Stato: 321 senatori, 630 deputati e 58 delegati regionali.

Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, intervenendo in aula, ha riassunto le ragioni di questa scelta.

«Il Partito Democratico ha proposto i nominativi del presidente della Giunta regionale Eugenio Giani e del Consiglio del Consiglio Antonio Mazzeo. Sono proposte che rispettano una consuetudine ma sono anche nominativi autorevoli e rappresentativi, in quanto il presidente Giani è espressione dell’elezione diretta dei cittadini toscani e il presidente Mazzeo del voto dei consiglieri, e quindi sono in grado di rappresentare al meglio la nostra Regione. Ai grandi elettori della Toscana va il nostro augurio di svolgere nel miglior modo possibile l’importante incarico al quale sono stati chiamati. I nostri delegati prenderanno parte ad un momento importantissimo per il Paese e speriamo possano essere partecipi dell’elezione di un presidente che sia degno successore del presidente Mattarella, che in questi anni è stato guida autorevole ed eccelso garante della costituzione e delle istituzioni repubblicane. Per la presidenza della Repubblica riteniamo che sia necessario individuare una personalità di alto profilo istituzionale, che rappresenti indiscutibilmente i valori dell’unità della Nazione e del suo prestigio in Europa e nel mondo. Una figura che sia in grado di raccogliere anche le indicazioni e il testamento politico del presidente David Sassoli che ci ha lasciato in questi giorni e che il Consiglio regionale ha omaggiato in apertura dei lavori. Sarà un passaggio fondamentale della vita istituzionale e politica italiana».

 

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