Emergenza Covid-19, garantire applicazione della 194; Nardini e Spinelli: “La Regione vigili su corretta applicazione. Sforzo del sistema sanitario tuteli anche i diritti delle donne”


Share
Alessandra Nardini (Pd) e Serena Spinelli (2020aSinistra) rivolgono un’interrogazione alla Giunta regionale, sottoscritta da tutte le donne della maggioranza consiliare, sull’applicazione della 194 nelle strutture ospedaliere della regione
 
“L’emergenza socio sanitaria per contrastare l’epidemia da Covid-19 ha costretto il sistema sanitario della nostra regione a uno sforzo enorme, di cui non possiamo che ringraziare tutte le professionalità coinvolte in prima linea. In particolar modo nelle regioni del nord, maggiormente colpite dall’epidemia, sappiamo che la riconversione dei reparti per il Coronavirus e la limitazione degli accessi in ospedale hanno comportato criticità in relazione al diritto di praticare l’interruzione volontaria di gravidanza. A fronte della straordinarietà in cui si sono venute a trovare anche le strutture sanitarie toscane chiediamo alla Giunta regionale una verifica sulla corretta e omogenea applicazione della legge 194/1978, assicurando l’accoglienza delle pazienti in regime di sicurezza rispetto ai rischi di contagio. Per farlo insieme a tutte le consigliere di maggioranza dell’Assemblea toscana abbiamo presentato oggi un’interrogazione alla Giunta regionale”. E’ quanto dichiarano le consigliere regionali Alessandra Nardini (Pd) e Serena Spinelli (2020aSinistra) prime firmatarie dell’interrogazione “In merito alla piena applicazione della Legge 194/1978 in presenza dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19”, sottoscritta, tra le altre, dalla vicepresidente del Gruppo Pd Monia Monni e dalla consigliera Elisabetta Meucci, Italia Viva. 
 
 
“Chiediamo alla Giunta qualora si riscontrino criticità di attivarsi per continuare a garantire il diritto all’IVG, in termini di certezza d’erogazione delle prestazioni previste da tutto il percorso assistenziale: dalla presa in carico della donna da parte della struttura consultoriale, prevedendone anche l’attivazione in modalità telematica, e il rispetto delle tempistiche, di efficienza e accessibilità in sicurezza ai servizi ed alle prestazioni garantiti dalla legge stessa – continuano Nardini e Spinelli – Ricordiamo, inoltre, che il Tavolo regionale sull’applicazione della Legge 194/1978 ha individuato nei consultori  un ruolo centrale per il rispetto standard omogenei sull’accesso e la presa in carico su tutto il territorio regionale. Vogliamo accertarci che si mettano in atto ulteriori azioni per garantire la sicurezza delle donne in attesa di IVG: riduzione dei tempi di permanenza in ricovero favorendo il regime di day hospital, l’implementazione delle cure domiciliari e, dove possibile, della procedura farmacologica, nonché l’individuazione di percorsi dedicati per pazienti positive al Tampone Covid – concludono Nardini e Spinelli –   Crediamo che come rappresentanti delle istituzioni regionali sia nostro compito vigilare affinché una legge dello Stato venga applicata e affinché la libertà di scelta delle donne sia garantita, anche durante un’emergenza come questa, che ha certamente un impatto rilevante sui Sistemi sanitari nazionale e regionale. La 194 è una conquista di civiltà irrinunciabile per le donne, garantirne la corretta applicazione anche in fasi di emergenza è un principio di democraticità a cui, in Toscana così come in tutto il territorio nazionale, non possiamo in alcun modo rinunciare”.
Share