Fidi Toscana, Ceccarelli: «Per Fidi nuova mission, tutelando le professionalità»


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 «Fidi è nata nel 1975 e, come conferma anche lo studio di Prometeia, ha svolto un ruolo importante per lo sviluppo della Toscana. Noi non vogliamo cancellare Fidi, ma dobbiamo prendere atto che le cose cambiano, gli scenari mutano e in questo caso sono mutati in modo significativo». In queste parole, si può sintetizzare il pensiero espresso dal capogruppo del Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli nell’intervento in aula durante il dibattito sulla comunicazione fatta dall’assessore Marras sul futuro di Fidi Toscana.

«La comunicazione dell’assessore Marras – ha proseguito Ceccarelli – è coerente con gli indirizzi ricevuti dal consiglio all’atto della precedente comunicazione che è all’origine del percorso come oggi ci è stato illustrato. All’epoca noi avevamo invitato l’assessore a perseguire le migliori soluzioni, rivolgendosi ad un soggetto tecnico, tenendo conto della natura e delle prospettive di Fidi. Nella risoluzione che abbiamo approvato oggi diciamo alla giunta di andare avanti, di tutelare il valore di Fidi Toscana. Chiediamo che le manifestazione di interesse siano accompagnate da progetti che  esprimano con chiarezza la natura della mission che vorrebbero imprimere a Fidi Toscana S.p.A., oltre all’attività di gestione degli stock di garanzie in essere. E chiediamo – spiega Ceccarelli – che venga mantenuta una rilevante presenza della Regione Toscana nella compagine societaria e la necessaria continuità aziendale della stessa Fidi durante tale percorso, salvaguardando le professionalità che operano al suo interno».

 

Nella risoluzione approvata da Pd e Italia Viva, si invita inoltre la Giunta a perseguire la trasformazione di Sviluppo Toscana in una Agenzia per lo Sviluppo regionale in house, quale attore dinamico per la progettazione e gestione delle politiche pubbliche di sostegno agli investimenti e all’innovazione delle imprese toscane, facendo particolare attenzione affinché gli strumenti di sostegno al tessuto delle PMI toscane rimangano nella disponibilità della Regione e si faciliti il rafforzamento e la crescita delle imprese toscane anche mediante la gestione di strumenti finanziari innovativi.

«Nella risoluzione – prosegue Ceccarelli – si impegna la Giunta di garantire la piena tutela dei livelli occupazionali e a tal fine, si chiede che prima di completare le procedure indicate dalla cd “ex Madia in merito alla dichiarazione degli esuberi di personale da ricollocare si valutino le manifestazioni di interesse. Oltre a questo, è necessario che Sviluppo Toscana si dia un nuovo piano industriale conforme alle nuove attività e alla nuova missione, nel quale si evidenzino anche i nuovi fabbisogni in termini di personale».

 

Infine, nella risoluzione, si impegna la Giunta ad informare il Consiglio regionale sull’esito dei successivi passaggi concernenti il procedimento di selezione dei nuovi soci di Fidi Toscana S.p.A., al fine di consentire allo stesso una piena valutazione in merito all’adeguatezza, alla congruità e alla coerenza delle offerte pervenute con la programmazione e l’interesse regionale.

«Vogliamo creare le condizioni – ha concluso Ceccarelli – perché la Toscana possa continuare a sostenere sviluppo ed innovazione del sistema economico soprattutto delle PMI ,con strumenti adeguati rispetto alle nuove sfide».

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