Eugenio Giani ha presentato un’interrogazione urgente
FIRENZE 13.11.2013 (c.b.) La vicenda del “Fondo Luzi” è al centro di un’interrogazione urgente presentata oggi dal consigliere regionale del Pd Eugenio Giani.
Due le questioni che Giani pone alla giunta toscana : «quale sia la sua volontà in merito alla valorizzazione, alla possibilità di rendere fruibile mediante la consultazione, ed alla definitiva collocazione del “Fondo Mario Luzi” presso la sede regionale» e «quale orientamento intenda assumere in merito alla proposta di realizzazione di un centro di documentazione per la poesia e la letteratura toscana contemporanea, all’interno del quale contestualizzare la promozione del “Fondo Mario Luzi”».
Nel testo dell’interrogazione, inoltre, Giani ricostruisce gli ultimi passaggi della vicenda: dal deposito di documenti cartacei, corrispondenza epistolare, libri, quadri ed altro materiale con lo scopo di costituire un “ Fondo Mario Luzi” presso la sede regionale, avvenuto dopo la morte del grande poeta fiorentino, alle ultime “contraddittorie” notizie di stampa, “con taluni che interpretano la situazione come mancanza di volontà della Regione Toscana di prendersi carico della conservazione e della valorizzazione del fondo, mentre dalla lettura di altri interventi la soluzione positiva del problema parrebbe solo una questione di tempo”.
«Credo che la definitiva presa in carico, la conservazione e la valorizzazione, mediante la destinazione e l’utilizzo di spazi adeguati, del “Fondo Mario Luzi” da parte della Regione Toscana – aggiunge Eugenio Giani – rappresenti un’opportunità di un grande prestigio, che si allinea perfettamente alle finalità statutarie della Regione, cioè per la “tutela e la valorizzazione del patrimonio storico”, oltre a costituire il possibile punto di partenza per la creazione, sempre nell’ambito della nostra sede, di un centro per la documentazione dedicato ai poeti ed ai letterati toscani contemporanei. Nel 2014 – conclude Giani – ricorre il centenario della nascita di Mario Luzi e anche per questo ritengo sia necessario fare chiarezza nei tempi più brevi possibili sul futuro del Fondo».