Fusione Capolona-Subbiano | De Robertis e Vadi (Pd): “Nessuna cialtronata, solo l’applicazione della legge”


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Le consiglieri regionali Pd del territorio replicano alle dichiarazioni del segretario Pd di Subbiano, Valter Bertini, in merito alla legge che regolamenta le fusioni dei Comuni

 

Lucia3 Valentina2“Chiamata in causa a mezzo stampa dal segretario del PD di Subbiano, intervengo sulla questione delle due iniziative di cittadini per la fusione dei comuni di Capolona e Subbiano. Senza polemiche, ovviamente. Solo per riportare una corretta informazione su come funziona la procedura, a norma di legge –  dichiara Lucia De Robertis vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana. “Un’informazione che mi pare necessaria, e urgente, lette le parole di Bertini – continua De Robertis – Che non hanno alcun fondamento giuridico. Perché il Consiglio regionale non ha il compito di riconoscere un comitato piuttosto che un altro. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha dunque applicato la legge. Ha provato, vista l’esistenza di due iniziative aventi lo stesso identico obiettivo, a convincere i promotori a unire gli sforzi per meglio e prima raggiungere il numero di firme necessario. Non c’è riuscito”.

“A regolare la presentazione di proposte di legge di iniziativa popolare per la fusione dei Comuni ci pensa la legge regionale 51 del 2010 – spiega Valentina Vadi, consigliera regionale Pd – Tre cittadini possono presentare la proposta, dichiarata procedibile se redatta secondo i canoni: sotto forma di articolato e accompagnata da una relazione illustrativa. Gli stessi cittadini acquisiscono così la funzione di promotori, automaticamente, e possono raccogliere le firme necessarie alla presentazione definitiva della proposta. Da qui si evince che il Consiglio regionale non ha in alcun modo il potere di discrezionalità nel riconoscere una proposta piuttosto che un’altra. In questo caso ci siamo trovati di fronte a due iniziative di legge con il medesimo oggetto, dunque si è cercato di convincere i proponenti ad unire gli sforzi per perseguire un obiettivo che è comune”.

“Nessuna cialtronata, dunque, da parte dei rappresentanti istituzionali in Regione. Solo il pieno rispetto delle leggi. Che ci pare Bertini non conosca. Speriamo di averlo aiutato a colmare questa lacuna”, concludono De Robertis e Vadi.

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