Gioco d’azzardo, Nardini e Spinelli: “Regole come per il tabacco e accesso con tessera sanitaria. Basta spot con vip e modelli vincenti. Toscana sia motore di una svolta”


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nardini_spinelliL’Assemblea toscana approva all’unanimità la mozione sul divieto della propaganda pubblicitaria dei giochi con vincite in denaro, presentata da Alessandra Nardini e Serena Spinelli, consigliere regionali Pd: “La Regione Toscana si faccia promotrice di una campagna per vietare spot  sul gioco d’azzardo, raccogliendo e rilanciando l’appello dei Giovani Democratici della Toscana”

 

“Il gioco d’azzardo come il tabacco. No alla pubblicità, sì a indicarne rischi e reali probabilità di vincita. La Toscana promuova questa battaglia, sollecitando il Parlamento ad affrontare il tema. Raccogliamo e sosteniamo fortemente l’appello lanciato dai Giovani Democratici della Toscana: i nostri parlamentari facciano da apripista per una svolta di buon senso e progresso, sulla quale ci sono due proposte di legge depositate in Parlamento, oltre a una campagna di comunicazione “Mettiamoci in gioco” alla quale hanno aderito Arci, Acli, Anci e numerose associazioni impegnate in ambito sociale. E insieme anche la Regione faccia la propria parte. La Toscana, nel 2013, è stata tra le primi regioni ad approvare una legge per il contrasto al gioco d’azzardo, mettendo limiti alla diffusione e creando strumenti di monitoraggio. Sappiamo che quanto prevede il Decreto Balduzzi in materia di pubblicità al gioco d’azzardo non basta più, perché non sono certo solo i minori di 18 anni ad essere a rischio. In Toscana sono circa 20.000 le persone che praticano il gioco d’azzardo – studio edit del 2015 effettuato dall’Ars. Immaginate  quindi un Comune intero davanti alle macchinette mangia soldi! I servizi per le dipendenze (Serd) hanno preso in carico circa 1.400 giocatori patologici”. È quanto chiede Alessandra Nardini, consigliera regionale Pd, alla Giunta regionale attraverso la mozione presentata insieme a Serena Spinelli, consigliera regionale e presidente dell’Osservatorio regionale sul gioco d’azzardo patologico –  “In merito alle iniziative legislative parlamentari (A.C. 3234 – A.S. 2033) concernenti il divieto della propaganda pubblicitaria dei giochi con vincite in denaro e ulteriori misure per contrastarne la diffusione”, approvata questa mattina all’unanimità dall’Assemblea toscana.

 

“E’ chiaro che le azioni a contrasto del gioco d’azzardo patologico che vedono impegnata la Regione, insieme a tante associazioni e amministratori locali, rischiano di essere depotenziate da pubblicità accattivanti e che spesso usano testimonial famosi e modelli vincenti – prosegue Serena Spinelli – Per questo sarebbe giusto vietarne la pubblicità e prevedere l’attivazione delle slot solo tramite la tessera sanitaria, che oltre a ostacolare l’accesso ai minori darebbe la possibilità di monitorare e introdurre dei limiti alle giocate, e di escludere le persone affette da dipendenza. L’azzardo non è un gioco, ma una pratica alla base di una vera e propria malattia, la cui cura e prevenzione sono in carico al sistema sanitario regionale. In tal senso la Toscana è in una posizione avanzata, da anni realizza percorsi di formazione specifica per gli operatori sanitari e dal 2013, con la propria legge regionale, ha messo dei limiti alla diffusione esponenziale di slot e videopoker. E soprattutto ha lanciato una battaglia culturale, per diffondere il messaggio che chi gioca ha molte più probabilità di rovinarsi piuttosto che di vincere. E che i gravi danni sociali ed economici, non riguardano solo le persone affette da dipendenza e le loro famiglie, ma colpiscono tutti, anche chi non gioca”.

 

“Su questo tema la nostra Regione non è certo ai blocchi di partenza – continuano Nardini e Spinelli – oltre alla legge del 2013, all’istituzione dell’Osservatorio, poche settimane fa la Giunta ha redatto linee d’intervento ben precise su informazione, prevenzione, formazione e cura – di concerto con enti locali e operatori del settore, finanziandole con 3,5 milioni di euro. Grazie anche all’impulso della Toscana e di altre Regioni, il Governo ha stanziato 50 milioni all’anno per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico. La Toscana avrà 6,3 milioni per i prossimi due anni, e con la delibera di qualche giorno fa ha stabilito le nuove le linee d’indirizzo per le aziende sanitarie. Saranno attivati un sito web, un numero verde, iniziative di sensibilizzazione e informazione, anche nelle scuole, e definito il logo regionale “no slot” per gli esercizi commerciali virtuosi. L’osservatorio regionale si occuperà di monitorare e di coordinare le attività, rafforzando ulteriormente la collaborazione con il terzo settore, i medici e gli enti locali, perché questa è una battaglia che possiamo vincere solo tutti insieme” .

 

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