Legge elettorale, la proposta Pd. Ruggeri: “Un modello in linea con le istanze espresse dai cittadini e dalla Consulta”


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consiglio regionalePreferenze con voto “agevolato”, elezione diretta del presidente con eventuale doppio turno se non si supera il 40% dei voti e conseguente premio di maggioranza del 60% dei seggi alla coalizione che sostiene il candidato presidente vincente, abolizione dei listini bloccati, suddivisione del territorio regionale in circoscrizioni corrispondenti alle province. Questi in sintesi gli aspetti più importanti della proposta di riforma elettorale elaborata dal gruppo Pd e illustrata dal capogruppo Marco Ruggeri nell’ambito della riunione dell’apposito gruppo di lavoro del Consiglio regionale.

 

“Abbiamo presentato questa proposta dopo una lunga discussione, al termine della quale abbiamo ritenuto il modello delle preferenze quello più adatto e fattibile. – spiega Ruggeri – Un lavoro che quindi conferma, anticipandole, le istanze partite prima dai cittadini e poi ratificate dalla sentenza della Corte costituzionale, ovvero la necessità di un premio di maggioranza con una soglia determinata e l’abolizione dei listini bloccati. Secondo questa ipotesi, si potranno esprimere due preferenze purchè la seconda sia su un candidato di genere diverso rispetto alla prima, una novità rispetto alla legge vigente che prevedeva, appunto, liste bloccate e un espediente che consente di recuperare la vicinanza necessaria tra elettori e eletti. Inoltre, per agevolare i cittadini i nomi dei candidati saranno già presenti nella scheda elettorale e potranno essere scelti semplicemente barrando la casella di riferimento”.

 

“Il territorio regionale verrà suddiviso in circoscrizioni che corrisponderanno ai territori provinciali, salvo il caso di Firenze che verrà ripartito in più zone.  Un’altra novità è quella dell’eventuale doppio turno nell’elezione del presidente della Giunta regionale: sarà infatti proclamato eletto il candidato presidente che avrà ottenuto almeno il 40% del relativo totale dei voti. Il premio di maggioranza verrà ovviamente assegnato alla coalizione vincente corrisponderà al 60% dei seggi e equivarrà a 24 consiglieri – ricordo che con la riforma il numero totale dei componenti dell’assemblea regionale passa da 55 a 40. È un modello su cui ovviamente bisogna lavorare e auspico la più ampia convergenza possibile tra maggioranza e opposizione per accogliere tutti i suggerimenti, avendo chiaro però che, soprattutto dopo la sentenza di ieri, questo impianto è l’unico possibile per rispondere alle esigenze emerse. Visto inoltre che secondo alcuni studiosi di sistemi elettorali molte Regioni ora dovranno rimettere mano a sistemi elettorali mi auguro che la Toscana possa far scuola in positivo, proponendo un modello esportabile e ben strutturato”.

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