Il Consiglio regionale ha approvato nell’ultima seduta del 2024 il nuovo Testo Unico del Turismo.
🆕All’interno del T.U. è contenuta una riforma innovativa che può fare da apripista, anche nazionalmente, a una rinnovata gestione dell’overtourism e del fenomeno delle locazioni brevi, in un settore che rappresenta un tassello centrale dell’economia regionale.
Gli assi portanti della riforma
✅ L’introduzione del principio dell’imprenditorialità come leva per uniformare la qualità dei servizi al turismo nel comparto della ricettività extra alberghiera e l’idea per cui le strutture dove si esercita stabilmente attività ricettiva debbano cambiare la destinazione d’uso ai fini urbanistici*.
✅ Nuovi strumenti per i Comuni per regolare le locazioni brevi.
Il nostro contributo
🖋️ Come Gruppo Pd, con un lavoro significativo svolto in commissione – un percorso di ascolto con i sindacati e le associazioni di categoria che operano nel settore – e in aula con gli altri gruppi consiliari, abbiamo portato avanti un lavoro importante per dotare la nostra regione e le nostre amministrazioni di nuovi strumenti per regolamentare un comparto profondamente cambiato in questi anni, che interessa da vicino la vivibilità delle nostre città e lo sviluppo dei territori.
Le principali novità
🏢 Grazie al nuovo testo unico, i Comuni che hanno un’alta densità turistica avranno una nuova leva per intervenire e per gestire fenomeni complessi e diffusi nelle principali città turistiche toscane, come quello dell’overtourism, individuando aree o zone omogenee in cui poter definire limitazioni per lo svolgimento dell’attività di locazione breve.
👩💼 👨💼 Accolte le richieste dei sindaci e delle sindache toscane, abbiamo allargato l’applicazione di questa nuova disciplina a tutti i Comuni ai quali è attribuito l’indice più alto di densità turistica dell’Istat e comunque a tutti i capoluoghi di provincia.
💪 Una legge, quindi, che dà ai sindaci più forza nel governo del turismo e più strumenti per incidere sul fenomeno dell’overtourism.
🏡 I Comuni potranno infatti regolamentare la presenza delle locazioni brevi e scegliere i perimetri su cui applicare le riforme, ma avranno la facoltà di scegliere se farlo o meno.
🗺️ Il nuovo testo darà alle amministrazioni comunali la possibilità di intervenire con misure mirate su alcune zone delle città, un risultato frutto di un lavoro importante che abbiamo intrapreso avvalendoci anche dei pronunciamenti della Corte di Giustizia dell’Unione europea (v. sentenza 22 settembre 2020, cause riunite C-724/18 e C-727/18, Cali Apartments).
Un punto innovativo
🏨 Tra gli altri aspetti innovativi della legge, l’introduzione di un principio: quello dell’imprenditorialità come leva per uniformare la qualità dei servizi al turismo nel comparto della ricettività extra alberghiera e l’idea per cui le strutture dove si esercita stabilmente attività ricettiva debbano cambiare la destinazione d’uso ai fini urbanistici. A fronte dei cambiamenti che la legge porterà nella gestione del settore, abbiamo previsto una norma transitoria, cui potranno ricorrere i Comuni, per consentire un’applicazione più graduale della nuova disciplina.
Gli hotel a 1 e 2 stelle
🏠 Un altro grande tema affrontato è quello dell’accessibilità alla casa.
Per questo c’è una norma che prevede agevolazioni da parte dei Comuni o della Regione in favore di alberghi a 1 o due stelle che stipulano convenzioni con università, istituti di alta formazione e specializzazione artistica e musicale, ITS Academy, aziende sanitarie.
👩🎓 Tutto ciò per facilitare il soggiorno di studenti, lavoratori e familiari dei degenti ricoverati presso strutture sanitarie.
Per concludere
👉 Abbiamo portato avanti un lavoro per dotare la nostra regione e le nostre amministrazioni di nuovi strumenti per regolamentare un comparto profondamente cambiato in questi anni, che interessa da vicino la vivibilità delle nostre città e lo sviluppo dei territori.
👌 Questa non è una legge per contrastare il turismo ma, al contrario, per rilanciarlo tenuto conto dei grandi mutamenti avvenuti nel settore negli ultimi anni.
* Il cambio di destinazione d’uso è previsto per: cav; residenze d’epoca; affittacamere e b&b.
In più sarà previsto per gli appartamenti che eventualmente venissero affittati o acquistati dagli hotel per aumentare la capacità ricettiva e per le case che entrano a far parte dell’albergo diffuso.
Vuoi ancora approfondire?
ECCO COSA CAMBIA, DAVVERO, PER IL TURISMO IN TOSCANA:
Con il nuovo Testo Unico sul Turismo, la Regione interviene per governare un comparto profondamente cambiato, che interessa da vicino la vivibilità delle nostre città e lo sviluppo dei territori.
Questa non è una legge per contrastare l’attività di chi svolge, nell’appartamento di proprietà e nel quale non risiede, attività ricettiva turistica, bensì per fornire ai Comuni ad altissima densità turistica strumenti per governare fenomeni distorsivi del turismo, come l’overtourism e la crisi abitativa nei centri storici, che incidono pesantemente sulla qualità della vita dei nostri quartieri e delle nostre città.
Le scelte legislative quindi hanno l’obiettivo di riordinare un settore complesso, in cui spesso il vuoto normativo ha generato abusi e squilibri.
La riforma sul turismo è stata approvata dopo un confronto durato mesi, che ha visto coinvolti, sia presso l’assessorato sia in specifiche audizioni svolte in commissione, tutti gli attori economico-sociali potenzialmente interessati alle nuove norme. Ciascuno di essi ha potuto contribuire con osservazioni e proposte.
1 – Acquisizione di immobili da parte di alberghi
✅ Per consentire un margine di flessibilità nell’offerta di ospitalità, agli alberghi sarà consentito di associare nella loro gestione civili abitazioni che sono nella disponibilità e nelle vicinanze per un massimo del 40% rispetto al numero delle camere. Questo sarà possibile purché si proceda al mutamento della relativa destinazione d’uso dell’immobile, consentendo così anche un maggior controllo da parte della pianificazione territoriale e urbanistica delle amministrazioni comunali.
Inoltre, il nuovo testo regionale prevede che il Comune, in base alle specifiche esigenze territoriali, possa ridurre la percentuale del 40%.
Si tratta, dunque, di un’opportunità che non è priva di limiti chiari e regole precise.
2 – Strutture alberghiere di categoria economica (1-2 stelle)
✅ La riforma prevede la possibilità per gli alberghi a 1 o 2 stelle (grazie a convenzioni con università, istituti di alta formazione e specializzazione artistica e musicale, ITS Academy, aziende sanitarie) di offrire ospitalità a prezzi agevolati a famigliari di degenti, studenti e lavoratori. Una misura innovativa dall’alto valore sociale, finalizzata a trovare una sinergia tra domanda di alloggi e valorizzazione delle strutture esistenti, per dare una prima risposta a coloro che, in diverse città, a causa dell’alta tensione abitativa, rischiano di non poter trovare alloggi a prezzi economicamente accessibili.
‼️Promuovere l’utilizzo di alberghi di categoria economica per ospitare studenti e lavoratori fuori sede non è un“contentino, ma una misura che mira a garantire soluzioni accessibili per chi ha bisogno di soggiorni medio-lunghi.
3 – Il principio di imprenditorialità per uniformare la qualità dei servizi
✅ Al fine di qualificare l’offerta di accoglienza da parte delle strutture ricettive extra-alberghiere, con le caratteristiche della civile abitazione, si prevede che le attività di affittacamere, di bed and breakfast di residenza d’epoca e CAV, che sono per definizione strutture destinate all’ospitalità ricettivaturistica, siano esercitate esclusivamente in forma imprenditoriale. Di conseguenza, ai fini urbanistici, la destinazione d’uso delle relative abitazioni (nel caso di CAV, residenze d’epoca, affittacamere e B&B) dovrà essere turistico-ricettiva.
‼️Coloro che operano come Property Manager o locatori occasionali non vengono esclusi dall’attività ricettiva, ma sono invece valorizzati all’interno di un sistema più trasparente e meno incline agli abusi.
4 – Affitti brevi: più poteri ai Comuni
✅ Il nuovo Testo Unico del Turismo introduce, per i Comuni a più alta densità turistica, la facoltà di dotarsi di un regolamento specifico per governare fenomeni distorsivi come l’overtourism. Attraverso i regolamenti si potranno individuare criteri e limiti allo svolgimento dell’attività di locazione breve per finalità turistiche. L’obiettivo è perseguire la corretta fruizione turistica del patrimonio storico, artistico e culturale, preservare il tessuto sociale delle città e contrastare la scarsità di alloggi a canoni accessibili per la locazione a lungo termine.
✅ Soltanto nei Comuni che adotteranno il regolamento, l’esercizio dell’attività di locazione breve per finalità turistiche sarà subordinato al rilascio di una specifica autorizzazione. Inoltre, per un minimo di 3 e un massimo di 5 anni, tutti coloro che già stanno esercitando l’attività di locazione breve non saranno sottoposti ad alcuna limitazione.
‼️La legge non criminalizza gli affitti brevi, ma cerca di introdurre regole chiare per tutelare sia chi affitta con serietà e professionalità sia chi abita nei centri storici.
La verità è che il turismo è una risorsa fondamentale per la Toscana, è un settore che è profondamente cambiato negli ultimi dieci anni e deve essere governato con equilibrio e visione a lungo termine.
Qui sotto puoi scaricare l’intero testo della legge pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana