Mascherine usa e getta problema per l’ambiente, Mercanti chiede azioni della Regione per sostenere l’utilizzo di quelle riutilizzabili certificate


Share

La consigliera Dem ha presentato una mozione che prevede impegni precisi per la giunta regionale

 

Le mascherine “usa e getta”, com’è noto, seppur utilissime per la protezione dal virus, stanno diventando un problema serio quando queste diventano rifiuti. Per questo motivo, la consigliera regionale del Pd Valentina Mercanti ha presentato una proposta per prevedere una serie di azioni, da parte della Regione, per estendere l’utilizzo delle mascherine certificate riutilizzabili.

Si tratta di una mozione, firmata tra gli altri anche dal capogruppo Vincenzo Ceccarelli e dal consigliere Mario Puppa, che intende impegnare la giunta regionale “a mettere in atto specifici interventi finalizzati a sensibilizzare, anche mediante campagne specifiche, l’intera popolazione regionale sui benefici derivanti dall’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie riutilizzabili certificati, contribuendo così a ridurre l’inquinamento causato dalle difficoltà di smaltimento delle mascherine monouso e minimizzando la produzione complessiva dei rifiuti” e “a valutare di incentivare l’utilizzo delle mascherine riutilizzabili anche all’interno dei luoghi istituzionali presenti sul territorio regionale a partire dai locali della Regione Toscana e dei suoi enti dipendenti, favorendo l’adozione di simili iniziative anche da parte degli enti locali toscani”.

«Le mascherine “usa e getta” – spiega Mercanti – sono composte prevalentemente da microfibre di plastica, il cui difficile smaltimento, che non rientra nelle tradizionali filiere di riciclo e riuso, sta causando ulteriori rifiuti indifferenziati e quindi un sensibile peggioramento dell’inquinamento ambientale. Ecco perché sarebbe opportuno sensibilizzare i cittadini, come stanno già facendo molte istituzioni e associazioni, all’utilizzo di mascherine lavabili e riutilizzabili certificate. Tra l’altro, il Parlamento europeo nel febbraio scorso ha approvato una risoluzione che, nell’ambito delle azioni per l’economia circolare, chiede alla Commissione di garantire che tutti i prodotti immessi sul mercato UE funzionino bene, siano durevoli, riutilizzabili, non tossici e che possano essere aggiornati e riciclati. Principi che anche la nostra Regione condivide pienamente, avendo anche approvato una legge nel 2020: “Disposizioni in materia di economia circolare per la gestione dei rifiuti”. Sarebbe quindi coerente ed auspicabile – prosegue Mercanti – che a complemento di un indispensabile intervento a livello nazionale, procedere anche qui da noi, introdurre specifiche misure finalizzate a sensibilizzazione i cittadini toscani sui benefici derivanti dall’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie riutilizzabili certificati. Ed il nostro ente – conclude la consigliera regionale – potrebbe dare il buon esempio promuovendone l’uso da parte dei dipendenti in tutte le sedi di lavoro della Regione favorendo, al contempo, l’adozione di simili iniziative anche da parte degli enti locali toscani».

 

Share