Moby Prince, Gazzetti: “Strage è ancora una ferita aperta per Livorno e la Toscana. Questo è il momento di un impegno rinnovato e ancor di più determinato”


Share

“Sostenere con forza l’istituzione della nuova Commissione d’inchiesta parlamentare e il lavoro delle associazioni dei familiari anche attraverso la costituzione di parte civile in nuovi eventuali procedimenti penali che si dovessero aprire”, dichiara Gazzetti, primo firmatario della mozione.

“A trent’anni di distanza dalla notte dell’incendio del traghetto Moby Prince, ancora l’Italia non conosce le cause né le responsabilità di quella strage che rimane una ferita aperta per la città di Livorno e la Toscana. A fronte dell’impegno e della vicinanza che la Giunta regionale e il Consiglio regionale hanno sempre dimostrato alla comunità livornese per i drammatici fatti del 10 aprile di 30 anni fa, con una mozione che mettiamo a disposizione di tutti i gruppi consiliari, chiediamo alla Giunta di continuare a sostenere l’attività dei familiari delle vittime nel richiedere verità e giustizia. Mettendo in atto ogni strumento e ogni modalità utile, anche attraverso la costituzione di parte civile in nuovi eventuali procedimenti penali che si dovessero aprire, al fine di conseguire gli obiettivi di verità e giustizia che sono priorità anche della Regione Toscana. Sostenendo con forza l’istituzione della nuova Commissione d’inchiesta parlamentare, che ha ricevuto il via libera il 9 aprile scorso dalla IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Sabato scorso, in occasione del trentesimo anniversario della strage, alla presenza delle istituzioni cittadine e dei rappresentanti della Regione Toscana, è stata rinnovata con forza la richiesta che venga fatta piena luce su tale strage. Ed ancora risuonano le importantissime parole contenute nel messaggio che il Presidente della Repubblica Mattarella ha voluto indirizzare alle associazioni dei familiari delle vittime, così come le riflessioni della Ministra della Giustizia Cartabia. Parole che alimentano nuovi sentimenti di speranza legate agli sforzi di accertamento della verità. A tal proposito ricordo gli elementi emersi nella relazione conclusiva del 2018 della Commissione parlamentare d’inchiesta e il lavoro che viene portato avanti dalla Procura di Livorno a cui si guarda con grande attenzione”. E’ quanto dichiara Francesco Gazzetti, consigliere regionale Pd presentando la mozione “in merito alla necessità di istituire una nuova Commissione d’inchiesta parlamentare sulla strage del Moby Prince, per fare piena luce sulla catastrofe, a trent’anni dall’accaduto”.

“Con la mozione chiediamo, inoltre, alla Giunta un impegno a conservare acceso il ricordo delle stragi avvenute in Toscana rafforzando le iniziative volte alla formazione e diffusione di una cultura di legalità, anche grazie ai materiali contenuti nell’Armadio della memoria istituito all’interno della Biblioteca del Consiglio regionale “Pietro Leopoldo” – continua Gazzetti – Tra le altre azioni, nell’aprile 2016, il Consiglio regionale ha aderito alla campagna #iosono141 promossa dai familiari delle vittime oltre a vari atti sempre approvati all’unanimità dal Consiglio Regionale della Toscana. Quella della Moby Prince è una vicenda ancora oggi dolorosa: l’impegno che negli anni ha distinto le associazioni dei familiari è un valore che portiamo sempre con noi,  un impegno a fare piena luce che non conosce pause o tentennamenti. Ecco perché ringrazio sia il Presidente della Regione Giani per la costante attenzione che il Presidente del Consiglio Mazzeo che con grande determinazione ha voluto, in questo trentesimo anniversario, alimentare azioni e impegni che, condivisi con tutto l’ufficio di presidenza, rappresenta un impegno comune per il lavoro da fare, tutti insieme, al fianco dei familiari delle vittime. Per non dimenticare, mai!”.

Share