Riaperture, La Toscana si fa carico delle richieste delle categorie economiche


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Presentata Mozione Pd che chiede un piano definito al governo

“Farsi carico delle legittime richieste portate avanti dalle rappresentanze degli operatori economici toscani, proseguendo l’interlocuzione con il Governo, anche ponendo la questione in Conferenza Stato-Regioni, affinché venga predisposto, con date certe e tenuto conto della situazione epidemiologica, un quadro ben definito di misure di sicurezza in grado di consentire la prossima apertura delle attività”.

Sono questi gli impegni affidati alla giunta regionale da una mozione presentata oggi in Consiglio, prima firmataria la consigliera Pd Valentina Mercanti e sottoscritta anche dal capogruppo Vincenzo Ceccarelli.

Le attività economiche a cui fa riferimento la mozione sono, in particolare, le piccole aziende commerciali, artigianali, i fieristi, le imprese della ristorazione, della ricettività e del turismo e, in generale, tutte quelle categorie sottoposte a chiusure e forti limitazioni necessarie per il contenimento della pandemia.

«Crediamo sia opportuno – spiegano Mercanti e Ceccarelli – tenere conto dell’appello lanciato dalle associazioni di rappresentanza del mondo delle imprese che chiede di poter riprendere la propria attività, quanto prima, in sicurezza e all’interno di regole anti-contagio ben definite, anche alla luce degli importanti investimenti che le aziende hanno sostenuto per adeguarsi ai protocolli di sicurezza contro la diffusione del virus negli ambienti lavoro. Auspichiamo, quindi, che si valutino anche alcune soluzioni adottate da altri Paesi che stanno iniziando ad aprire una serie di attività commerciali e di somministrazione finora rimaste chiuse, anche attraverso modalità nuove per garantire la maggior sicurezza possibile a lavoratori e clienti. Tutto ciò – concludono Mercanti e Ceccarelli – all’interno di un quadro di prioritaria tutela della salute pubblica, ma è bene che il governo nazionale cominci a predisporre un piano per le riaperture corredato da specifiche misure di sicurezza, quando le condizioni sanitarie lo consentiranno».

 

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